Rifiuti a Roma: una città sporca, con romani esasperati e turisti schifati. Una città di cui il resto del mondo parla male, che finisce in fondo alle classifiche anche (non solo, abbiamo pure altri record negativi, dai mezzi pubblici ai servizi mancanti) a causa delle tonnellate di rifiuti che si trovano in mezzo alle strade, in discariche a cielo aperto o semplicemente nei cassonetti traboccanti. E il Comune che sembra non riuscire mai a trovare una soluzione, nonostante i piani di emergenza (ricordate quello iniziale di Gualtieri appena insediato? Roma doveva essere ripulita in 60 giorni, grazie a 40 milioni di euro: i romani stanno ancora aspettando).
Ebbene, adesso spunta un audio shock, nel quale l’Assessora all’Ambiente e ai rifiuti di Roma, Sabrina Alfonsi rivela qualcosa che magari qualcuno avrebbe potuto anche sospettare, ma a cui non avrebbe mai voluto credere. È più “conveniente” lasciare Roma sporca. I motivi? Ascoltate l’audio.
La rabbia di Legambiente
“Non lo abbiamo detto noi, ma l’Assessora all’Ambiente e ai rifiuti di Roma, Sabrina Alfonsi”, scrivono sulla loro pagina dal Circolo Legambiente Agro Romano Meridionale. E poi accusano: “Quindi è inutile domandarsi perché non raccolgono l’immondizia e perché non viene sviluppata la raccolta: la risposta la dà direttamente la politica!” Poi partono le parole dell’Assessora pesanti come macigni.
Che vanno a colpire i romani, ma non solo. Colpiscono quei cittadini che da anni combattono contro le discariche e – da quando hanno saputo che sempre lì si andrà a sbattere – contro l’inceneritore a Santa Palomba, in un punto che geograficamente appartiene a Roma, ma effettivamente coinvolge Pomezia, Albano e Ardea. Perché è proprio al confine tra questi quattro Comuni. Un’area già massacrata sotto il punto di vista ambientale.
A chi fa comodo l’inceneritore a Santa Palomba?
Senza contare i dubbi che sono sorti riguardo i costi del terreno scelto. 7 milioni e mezzo di euro, quando ci sono terreni, a poche centinaia di metri di distanza, che sono stati offerti a meno della metà di quel prezzo. E senza alcun tipo di vincolo o problema, come quello che sembra presentare invece l’area scelta dal Comune di Roma, dove il fosso sembra essere stato deviato per evitare allagamenti. Ma adesso non è su questo che ci stiamo focalizzando, ma sulle gravissime parole dell’Assessora Alfonsi.
Ed ecco cosa ha detto Sabrina Alfonsi. “C’è un consenso altissimo sull’inceneritore, sul fatto che ci sia un Sindaco che ha preso una decisione e sul fatto che c’è un piano intero che è stato presentato. Però questo va accompagnato, anche perché il cammino è lungo e paradossalmente oggi siamo sull’esasperazione. Se noi oggi cominciamo a pulire la città, con meno esasperazione c’è meno consenso“.
Forse adesso l’assessora dovrebbe spiegare ai cittadini di Roma, di Pomezia, di Albano e di Ardea quale tipo di consenso vorrebbe, dopo che hanno scoperto quale metodo adotta…
La risposta dell’Assessora: ‘Polemiche ridicole’
La risposta dell’Assessora Alfonsi arriva in serata, attraverso un post su Facebook. Niente scuse ai cittadini, ma accuse verso chi, secondo lei, ha manipolato l’audio estrapolando le parole ad arte.
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