Triplice omicidio a Roma: tre persone, tre donne, sono state uccise in una domenica come tante, che si è trasformata in tragedia. “Correte, chiamate le forze dell’ordine, abbiamo sentito degli spari” – hanno detto i residenti, i cittadini che erano lì questa mattina, nei pressi di un bar in via Monte Giberto, in zona Colle Salario, nel III Municipio. Molti erano lì, in zona, quando hanno sentito degli spari. E hanno visto tre persone a terra, morte.
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Triplice omicidio in via Monte Giberto
Tutto sembrerebbe essere partito da una banale lite condominiale, che è sfociata poi in violenza. Una riunione, che sarebbe dovuta essere tante. Improvvisamente, però, un ‘partecipante’, un uomo di 57 anni, dopo aver discusso con le tre donne, ha estratto una pistola dalla tasca, ha impugnato l’arma e ha aperto il fuoco. Sotto gli occhi increduli e ancora sotto choc di chi questa mattina era lì, nel gazebo esterno del bar ‘Al posto giusto’, in via Monte Giberto, forse ‘affittato’ per l’occasione. L’uomo ha ucciso tre donne, molti hanno accusato un malore: chi ha assistito alla scena, purtroppo, non ha potuto fare molto.
E chi era lì ancora non riesce a crederci: una lite condominiale, una riunione tra condomini, si è trasformata in tragedia: ‘C’erano i miei genitori a fare colazione lì vicino, hanno sentito degli spari’ – ha detto chi era sul posto. Ora restano quei tre corpi a terra, coperti da un telo, mentre una persona è rimasta ferita, fortunatamente in modo lieve, ed è stata trasportata in ospedale dal personale sanitario del 118. Molte le ambulanze presenti sul posto, tanti gli uomini delle forze dell’ordine: l’area è stata recintata, ora la Scientifica dovrà esaminare la scena.
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Fermato un uomo
L’uomo, di 57 anni, è stato rintracciato e fermato dai Carabinieri: ora si trova in caserma, dovrà essere interrogato e dovrà aiutare nella ricostruzione della macabra vicenda. Che avrebbe avuto inizio da una diatriba condominiale, da una riunione sfociata in violenza. E finita nel sangue. Ora sul posto si sta recando il magistrato di turno.
Maria Corrao e Federica Rosato