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Roma. ‘Si parte’ e poco dopo si schianta con la moto e muore: Alessandro perde la vita a 33 anni

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Alessandro Salera morto

Stava andando al mare verso Fregene per trascorrere una giornata all’insegna del relax e del divertimento, aveva pubblicato pochi minuti prima su Instagram la foto della sua moto gialla con tanto di didascalia “Si parte”  e con sottofondo la canzone dei Queen “Don’t Stop Me Now‘. Ma purtroppo qualcuno l’ha fermato. E per sempre. Perché è proprio su quella moto, una Harley Davidson, che ieri Alessandro Salera, a soli 33 anni, ha perso la vita in un terribile incidente avvenuto in Via Santa Maria di Galeria, in prossimità del civico 504, in direzione fuori Roma. 

Terribile incidente tra auto e moto: Alessandro Salera muore a 33 anni 

A scontrarsi ieri mattina, intorno alle 11.30, un’auto, una Skoda condotta da un uomo di 75 anni, e la moto sulla quale viaggiava il 33enne. Per il giovane, purtroppo, ogni soccorso è stato vano e non si è potuto fare altro che constatarne il decesso.

Alessandro Salera, 33 anni, era nato a Roma, ma da tempo risiedeva a Vignanello e gestiva da cinque anni un bar a Civita Castellana. La moto era tra le sue grandi passioni, la sua compagna di viaggi. La  stessa sulla quale ha, purtroppo, perso la vita. Tantissimi i messaggi di vicinanza e di cordoglio alla famiglia, toccanti le parole di un amico che su Instagram ha pubblicato una  foto e lo ha ricordato come un “fratello”. “Siamo cresciuti insieme e tutto questo adesso fa male.. Alzarmi una mattina di domenica senza di te mi ha fatto e mi fa male, tanto male. Dovevamo vederci questi giorni per lamentarci un po’ del nostro lavoro. A 40 anni volevamo rifondare un gruppo tutto nostro, dove la nostra rivincita secondo noi sarebbe divenuta realtà. La realtà è che adesso ho un vuoto che rimarrà così, un buco nel cuore che non potrò mai più riempire con niente e nessuno. Potrò solamente schiacciare play e cantare insieme a te ciò che eravamo, NOI. Ti voglio bene e spero che sarai sempre al mio fianco come siamo sempre stati. Ancora non ci credo e non voglio crederci. Hai lasciato un bel vuoto nella vita di molti. Sono talmente così tante le cose da dire che scriverei un libro sano. Adesso ti odio nell’ avermi lasciato ma purtroppo non potevi farci nulla. Arrivederci fratello, prima o poi ci rincontreremo per testare nuovi cocktail da far conoscere al mondo. Ti voglio bene tanto, nessuna amicizia come la tua”.

La redazione si stringe al dolore della famiglia 

 

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