Un figlio dovrebbe amare la propria madre, essere riconoscente. Non di certo picchiarla e minacciarla di morte. E invece, proprio questo è quello che è successo a una donna che ieri sera è rimasta vittima, per l’ennesima volta, della furia del figlio, un ragazzo di 28 anni da tempo con problemi di tossicodipendenza. Il giovane, che fino a tre mesi fa conviveva con la ragazza, è ritornato a vivere con la mamma nella loro abitazione di Roma, in via Campofelice di Fitalia, ‘teatro’ di violenze e soprusi, con il figlio che continuamente chiedeva alla donna i soldi, molto probabilmente per acquistare la sostanza stupefacente di cui proprio non riusciva a fare a meno.
Picchia e minaccia di morte la madre
Ma è ieri sera che, forse, si è raggiunto il culmine. Il ragazzo, che nella vita è anche un pugile esperto, ha dato in escandescenze e, armato di coltello, ha minacciato di morte la madre all’interno dell’abitazione, solo perché la donna non voleva dargli i soldi per partire per le vacanze. Poi, come se non bastasse, l’ha afferrata e l’ha sbattuta più volte con la testa al muro, incurante delle lacrime e delle grida della donna, che ha cercato di fare di tutto per attirare l’attenzione dei vicini.
“Zo****a, hai chiamato le guardie, tanto dopo te sgozzo come ‘na ca**a, pu*****a, devi morì, appena se ne vanno io ti uccido” – urlava il 28enne, mentre continuava ad aggredire la madre e a picchiarla violentemente. Calci e pugni sul costato, con la costante pretesa di avere i soldi prima di andare in vacanza altrimenti l’avrebbe ammazzata. E’ a quel punto che la donna ha cercato rifugio a casa della vicina, anche quest’ultima rimasta poi vittima del ragazzo e ferita a un piede. Furia che non si sarebbe arrestata neanche con l’arrivo dei poliziotti sul posto: “Tanto ti ammazzo z******a, non me ne frega niente che so venute le guardie, ti ammazzo, non me ponno fa niente” – ribadiva imperterrito il giovane con la casa, ormai, messa a soqquadro tra porte e mobili totalmente distrutti.
L’arresto
Il 28enne, identificato per A.M, è stato arrestato e messo a disposizione dell’autorità giudiziaria per il reato di maltrattamenti. Ma l’intervento non è stato così semplice. Lui, infatti, una volta in Commissariato ha pensato bene di continuare a dare in escandescenze: ha prima colpito il vetro blindato della porta, poi ha cercato di indursi il vomito, al punto che è stato necessario l’intervento in ospedale in codice giallo. Ospedale e codice giallo anche per la mamma, che ha dovuto ricorrere alle cure mediche con una prognosi di 5 giorni.