Una scena da incubo al pronto soccorso di uno dei maggiori ospedali di Roma. No, non è quella di un film, ma la realtà. Malati che, invece di stare sulle barelle o sui lettini, vengono messi per terra, poggiati su lenzuoli verdi, con un altro lenzuolo arrotolato al posto del cuscino. La scena, ripresa da un paziente con la flebo in un braccio e il cellulare nell’altra mano, è stata postata sulla pagina Instagram Welcome to Favelas e in pochi minuti ha raccolto l’indignazione di centinaia di utenti.
Più di 11 mila le reazioni in un’ora ai due video inviati dal giovane paziente che, in pochi secondi, testimonia una situazione ai limiti dell’incredibile. Nel corridoio si vedono alcune barelle e, a terra, due lenzuoli ormai sfatti, da dove altrettanti pazienti si sono alzati dopo aver effettuato la visita. Poco distante, un altro lenzuolo steso a terra. Stavolta, però, c’è una persona distesa, segno che anche gli altri due non erano stati messi sul pavimento per caso. Succede al Sant’Andrea, in zona Cassia, in quella che dovrebbe essere un’eccellenza della sanità romana e laziale.
Pronto soccorso da terzo mondo
“Questo è il pronto soccorso del Sant’Andrea – descrive il ragazzo autore del video – neanche una barella”. E fa una panoramica che lascia poco spazio alle interpretazioni personali. L’uomo disteso a terra sta facendo le flebo. Quindi si presume che sia lì, sul pavimento, da diverso tempo. E chissà quanto altro ancora dovrà restarci. Una situazione che nessuno avrebbe mai potuto immaginare. I commenti degli utenti sono tutti contro i tagli alla sanità e, visto che questo è il periodo del festival di Sanremo, si fanno i confronti con i cachet altissimi dati a conduttori e ospiti rispetto a quanto si va invece a risparmiare sulla pelle dei malati.
La replica dell’ospedale
Abbiamo contattato l’ospedale per avere una spiegazione su quanto accade nel pronto soccorso. Ecco cosa ci è stato risposto. “Le immagini inviate risalgono alla notte di domenica scorsa, quando al Pronto Soccorso del Sant’Andrea era presente un importante numero di pazienti, pari a 107. Dall’audit attivato immediatamente dalla Direzione è emerso che il paziente con la flebo era stato valutato come una urgenza differibile (codice azzurro) e aveva di conseguenza a disposizione una postazione seduta. Sua sponte l’utente ha preso dei lenzuoli dal carrello della biancheria pulita, insieme ad un secondo paziente, anch’esso dotato di postazione seduta, e li ha sistemati a terra. Gli operatori hanno successivamente chiesto, con il supporto del personale di vigilanza, di riprendere la propria postazione.
Tenuto conto delle note difficoltà dei Pronto Soccorso a livello nazionale e fatto salvo il continuo monitoraggio sui livelli e la qualità dell’assistenza, la Direzione del Sant’Andrea sta lavorando per la riorganizzazione dell’intero dipartimento dell’emergenza-urgenza. È stato pertanto attivato un complesso quadro di interventi clinico-organizzativi volti a ridurre i tempi di permanenza in Pronto Soccorso e a ottimizzare l’accoglienza anche con impiego di risorse dedicate al supporto e alla comunicazione con i familiari”.