Una lite furiosa, prima le urla, poi le botte. E quella spinta fatale. Con un 46enne polacco che, nella caduta, sbatte la testa e si ferisce in maniera gravissima. Irreversibile, mentre il suo avversario fugge. E che lo porta, il giorno dopo, alla morte. La tragedia si è consumata a Roma. Tutto ha inizio il 7 febbraio, in zona San Pietro, in Via San Pio X, all’incrocio con il lungotevere Vaticano. Protagonisti due clochard che vivono nei pressi del colonnato di San Pietro.
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Morto clochard di 46 anni
La lite tra i due è degenerata ben presto. I due sono passati alle mani e il 46enne ha ricevuto dei colpi il faccia, che gli hanno provocato la frattura del setto nasale. Una spinta, poi, lo ha fatto cadere violentemente a terra: lì ha sbattuto la testa sul selciato, restando gravemente ferito.
Il suo aggressore ha fatto perdere le tracce, mentre alcune persone, vedendo l’uomo a terra, hanno chiamato i soccorsi. Sul posto sono arrivati i sanitari del 118, che hanno portato il clochard in codice rosso all’ospedale S. Spirito. I medici, capendo che si trattava di un’aggressione e vedendo le condizioni disperate dell’uomo, hanno chiamato la polizia. Il 29enne, con emorragia cerebrale in atto e naso fratturato, è entrato in coma e, dopo poche ore, è deceduto.
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Le indagini
Gli agenti del commissariato San Pietro hanno avviato le indagini, ascoltando gli altri clochard della zona, i quali hanno riferito di non vedere il ragazzo dal 7 febbraio. Hanno poi raccontato che quel giorno aveva avuto una lite per futili motivi con un altro senza fissa dimora, un ragazzo italiano di 29 anni. I poliziotti, identificato l’uomo, lo hanno raggiunto e arrestato con l’accusa di omicidio preterintenzionale. Al momento l’arresto è in attesa di convalida da parte del giudice.
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