Due incidenti mortali in poche ore a Roma, entrambi con vittime pedoni. Prima del dramma consumatosi ieri sera a Villa Borghese lunedì un’altra persona era stata falciata e uccisa peraltro sulle strisce pedonali. La vicenda.
Continua la strage dei pedoni a Roma. Ieri sera, come vi abbiamo raccontato in questo articolo, un uomo ha perso la vita mentre usciva da Villa Borghese: falciato e ucciso da un’auto in corsa, con un impatto che non gli ha lasciato scampo. Ma poche ore prime un’altra tragedia si era consumata sempre sulle strade della Capitale: un incidente avvenuto lunedì, ma di cui si ha avuto notizia soltanto oggi, in questo caso sulla Via Ardeatina.
Pedone investito e ucciso sull’Ardeatina a Roma
Il dramma si è consumato nella tarda mattinata del 18 marzo. Le pattuglie del IX gruppo Eur della Polizia Locale sono intervenute in via Ardeatina, al km 12.00 – altezza Divino Amore – per i rilievi di un investimento avvenuto sulle strisce pedonali da parte di un camion, ai danni di un uomo di 63 anni.
Purtroppo le condizioni del pedone sono apparse subito gravi, al punto che è stato richiesto da parte del 118 il trasporto in elisoccorso al San Camillo. Ma non è bastato. L’uomo è deceduto in serata a causa delle gravi ferite riportate.
Chi è la vittima
La vittima è stata investita sulle strisce come detto, colpito dallo specchietto retrovisore del mezzo sulla testa. Era un senza fissa dimora o comunque una persona indigente che risiedeva alla Caritas che si trova proprio di fronte al Divino Amore. Il suo nome era Maurizio Marchetti.
La ricostruzione dell’incidente mortale sull’Ardeatina: il camion non poteva circolare in quel punto
Il camion, un IVECO MAGIRUS, era diretto verso Pomezia. Ma lì, stando agli accertamenti dei caschi bianchi, non ci si sarebbe dovuto proprio trovare: sì perché in quel punto vige il divieto per gli autocarri e dunque il mezzo non poteva circolare. L’autista per questo è stato sanzionato.
Autista positivo al drug test
Non solo. Il conducente dell’autocarro, un uomo di 52 anni che si è subito fermato per cercare di prestare i primi soccorsi, è stato sottoposto ai test su alcool e droga al Campus Biomedico. Una prassi in questi casi. Tuttavia, i primi risultati hanno rilevato – in gergo tecnico – una “non negatività” al test tossicologico: sarà adesso il magistrato a disporre un esame di secondo livello per stabilire se il conducente fosse effettivamente sotto effetto di sostanze alla guida o se l’assunzione fosse avvenuta nei giorni precedenti. Per il momento il conducente risulta comunque denunciato per omicidio stradale.