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Roma, cadavere nel carrello della spesa: uomo ucciso a colpi di arma da fuoco

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Roma

Un uomo è stato trovato morto in un carrello a Roma, colpito da arma da fuoco, nei pressi di via Raffaele Costi, zona Tor Sapienza. Potrebbe trattarsi di un migrante, secondo le prime indicazioni. E’ successo venerdì 1° settembre 2023. Sul posto sono intervenute le forze dell’ordine. Ancora da stabilire le cause e la dinamica.

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Roma, cadavere nel carrello della spesa: indagini in corso

Omicidio alle 13.30 di oggi, venerdì 1° settembre 2023, in zona San Basilio, alla periferia di Roma. Un uomo è stato trovato morto all’interno di un carrello in via Costi. Sarebbe stato ucciso a colpi di pistola. A trovare il cadavere la polizia, giunta sul posto dopo una segnalazione. Indagini in corso.

Il cadavere, probabilmente di un cittadino africano, è stato ritrovato a pochi passi dallo stabile occupato e sgomberato, in due diverse occasioni, di via Raffaele Costi, al confine tra San Basilio e Prenestino, a Roma. La struttura era già stata sgomberata nel 2018 e poi rioccupata. Le forze dell’ordine erano tornate poi a liberare l’immobile nel 2021. Il corpo senza vita dell’uomo era adagiato in un carrello della spesa nei pressi di un parco conosciuto in zona per lo spaccio di droga. L’uomo sarebbe stato freddato con almeno due colpi di pistola. Sul posto i poliziotti del Reparto Volanti.

Sarebbe stato un colpo di pistola all’addome a causare la morte del cittadino africano trovato morto all’interno di un carrello in via Costi, tra San Basilio e Prenestino, alla periferia di Roma. L’uomo non è stato ancora identificato. Sul posto la polizia che indaga sui fatti. Viveva nello stabile occupato in via Costi, tra San Basilio e Prenestino, il cittadino trovato morto all’interno di un carrello della spesa. Il cadavere è stato ritrovato nei pressi della struttura sgomberata almeno due volte negli ultimi cinque anni e sempre rioccupata. A ‘liberare’ il palazzo era stato per la prima volta nel 2018 l’allora ministro dell’Interno, Matteo Salvini. Dopo una nuova occupazione abusiva lo stabile era stato nuovamente sgomberato nel 2021.

 

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