Lo hanno circondato in tre, due uomini e una donna, con l’intenzione di rapinarlo. Poi, vedendo che l’uomo, un 51enne di origine iraniana, ha provato ad opporsi, lo hanno brutalmente aggredito e picchiato con calci e pugni, lasciandolo poi a terra sanguinante, non senza prima avergli rubato tutti i suoi averi.
La rapina al Parco del Torrione
La brutale rapina è avvenuta la sera tra il 10 e l’11 maggio intorno alle ore 21:00 in via Stefano Colonna, nel Parco del Torrione, a Roma, in zona Pigneto. Il 51enne, di professione calzolaio, è stato avvicinato prima dai due uomini, descritti dalla vittima come “stranieri, di colore”, poi dalla ragazza, definita dalla stessa vittima come “bianca”. Con violenza il 51enne è stato preso a pugni in faccia e calci, poi i due uomini sono riusciti a sottrargli una borsa con il portafogli e le chiavi di casa e a fuggire. All’interno del portafogli c’era l’incasso della settimana, circa 3.000 euro, che l’uomo stava portando a casa.
Pur ferito, l’uomo ha chiamato i soccorsi ed è riuscito ad afferrare e trattenere la donna fino all’arrivo, pochi minuti dopo, di una pattuglia dei carabinieri. Sul posto, oltre ai militari dell’Arma, sono arrivati anche i sanitari del 118, che hanno poi trasportato il 51enne in codice giallo al pronto soccorso dell’ospedale Vannini, dove gli sono state riscontrate ferite lacero-contuse e poi dimesso con 10 giorni di prognosi.
Le indagini dei carabinieri
I carabinieri della Stazione di Roma Casalbertone hanno avviato immediatamente le indagini per poter risalire ai due autori della rapina e cercare di capire il coinvolgimento della donna nell’aggressione. La donna non sembra infatti essere autrice della rapina. Ieri mattina, dopo essere stato dimesso dall’ospedale dove aveva passato tutta la notte, il 51enne era tornato al parco, per cercare gli occhiali e le chiavi di casa, nella speranza di ritrovarli. “Ha trovato gli occhiali – racconta un residente del quartiere che era con lui – ma non le chiavi“.
“Da 2 anni chiediamo la chiusura del parco la sera e più sicurezza! I parchi non possono diventare luoghi di violenza!”, prosegue il cittadino, facendosi portavoce del malcontento e della paura che serpeggia tra i residenti. Da quanto emerge dalle testimonianze degli abitanti del quartiere, gli aggressori dovrebbero essere dei tossicodipendenti che frequentano abitualmente la zona e che già in passato sono stati protagonisti di liti o aggressioni.
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