Home » Primo Piano » Roma, 25enne compra un kit per il suicidio online e si toglie la vita: ‘Soddisfatto o rimborsato, l’esito è garantito’

Roma, 25enne compra un kit per il suicidio online e si toglie la vita: ‘Soddisfatto o rimborsato, l’esito è garantito’

Pubblicato il
Adescava le bambine sui social e poi si informava sulle loro abitudini invitandole a casa. A processo 53enne

C’è chi decide di lanciarsi nel vuoto, da un palazzo o sotto un treno in corsa. Chi lascia biglietti di addio, chi non riesce a trovare la forza per andare avanti, come se fosse solo in questo mondo, come se nulla avesse più senso. E sempre più, purtroppo, sono le persone, spesso giovani, che decidono di farla finita, di mettere la parola fine alla loro vita. E ora a tutto questo si aggiunge il mondo della rete, lì dove sembra possibile acquistare dei veri e propri kit per il suicidio. Da una parte la disperazione, dall’altra chi vende e specula sul dolore, sulla sofferenza, su quell’incapacità della vittima di turno di reagire. Chi si rivolge al web, a quei siti online, cerca un modo per togliersi la vita. E lo ha fatto anche un rider romano di 25 anni, che oltre un anno fa ha comprato tutto il materiale via mail: 400 euro per suicidarsi. 

Il kit per il suicidio acquistato online, così si è tolto la vita un rider di 25 anni a Roma

“Soddisfatti o rimborsati, ma non ci sarà bisogno di rimborso visto che l’esito è garantito” – scrivevano online quelli che, di fatto, hanno venduto al 25enne il kit per il suicidio. Erano quasi ironici, come se stessero vendendo un elettrodomestico. In realtà, avevano appena venduto tutto il materiale per morire. E, purtroppo, indietro non si poteva più tornare. “Vogliamo evitare che altre persone facciano la sua stessa fine” – ha detto sulle pagine del quotidiano La Repubblica la sorella del giovane, che ha ripercorso tutte quelle tappe dolorose. Passaggio dopo passaggio. Prima il lockdown che non ha fatto altro che accentuare la sua solitudine, poi la scomparsa, le ore a cercarlo per le strade di Roma. E, infine, la tragica scoperta

I venditori di morte online

“Mio fratello era un ragazzo sensibile, responsabile, molto attaccato alla famiglia. Lavorava da quando aveva 20 anni come rider. Il suo sogno era quello di aprirà un’attività con i suoi amici, ma tutto è cambiato con l’inizio della pandemia. Non poteva vedere, come altri giovani, la sua ragazza, i suoi amici. Si è buttato sul lavoro, ma diventava sempre più triste e chiuso, quello che stava accadendo era troppo doloroso per lui” – ha spiegato la sorella. Un ragazzo come tanti, turbato da quella pandemia, da quella situazione di isolamento: niente più contatti, da solo a combattere le proprie paure. E la depressione del passato che torna a fare capolino nella sua vita. “Nel 2021, il 21 ottobre, è scomparso e abbiamo scoperto che aveva acquistato il kit della morte. Ci siamo imbattuti in alcune mail, leggerle è stato sconvolgente”

Quelle mail che sembravano essere tra amici, quasi confidenziali. Mail che, in realtà, dietro un ‘carissimo’ nascondevano altro. Dall’altra parte dello schermo qualcuno pronto a vedere la morte. “Fatico a concepire che possa esistere tanta malvagità, trovo assurdo che il sito su cui mio fratello ha acquistato quei prodotti fosse accessibile a chiunque. Come fanno queste persone a svegliarsi ogni mattina con il peso sulla coscienza della vita di chi aiutano a morire?” – continua la sorella in quel racconto doloroso. 

La morte del 25enne

Marco, scomparso da casa quel 21 ottobre del 2021, è stato ritrovato 48 ore dopo morto. E ora su quei trafficanti di morte, su quelli che online gli hanno venduto il kit del suicidio, sta indagando la procura di Roma. “Spero che trovino le persone che hanno approfittato in modo così ignobile della sofferenza di mio fratello e anche che si ponga rimedio alla totale mancanza di controllo sul web”. Perché qui la domanda è lecita: chi controlla? È possibile che online si possa acquistare di tutto, anche kit per il suicidio, con quei farmaci letali? Ed è normale che c’è chi lucra sulla sofferenza e sul dolore degli altri? Quello che è certo, purtroppo, è che il giovane, che aveva solo 25 anni, non c’è più. E la speranza è che nessuno più cada in quella trappola. 

Kit per il suicidio e i casi in tutto il mondo

Quello del 25enne romano, che viveva con i genitori in zona Piazza Re di Roma, non è purtroppo il caso isolato. Negli ultimi giorni, per esempio, la polizia canadese ha arrestato un uomo di Toronto, che avrebbe venduto online oltre 1000 kit per il suicidio. E lo avrebbe fatto in circa 40 paesi, tra cui l’Italia, come ha spiegato la Bbc. Lui, sedicente chef, è accusato di consulenza e istigazione al suicidio. E tra le persone morte ci sarebbe anche una donna di 63 anni, un’insegnante della provincia di Trento, che si sarebbe tolta la vita indossando quella maschera facciale a base di nitrito di sodio. Maschera che aveva acquistato online. 

Roma, annuncia il suicidio su Facebook: “Chiuderò la mia vita con la mia cagnetta”, la disperata corsa per salvarla

Impostazioni privacy