Si chiamava Fabio Palotti e aveva solo 39 anni l’operaio ascensorista morto a Roma. È precipitato nel vano dell’ascensore che stava riparando, all’interno del Ministero degli Esteri, nel corpo centrale dell’edificio di piazzale della Farnesina. Si tratta del secondo morto sul lavoro in 24 ore. Ieri pomeriggio un altro decesso. Era infatti morto un operaio di 62 anni, caduto da un ponteggio al quarto piano di una palazzina in via Toscana, a Roma.
Il giallo dell’orario della morte
Ma adesso su quanto accaduto a Fabio Palotti ci sono delle ombre da chiarire. Quando è avvenuto l’incidente mortale? Il ritrovamento del corpo del 39enne, infatti, è avvenuto questa mattina intorno alle 8:00. A quell’ora un collega doveva dargli il cambio. Ma, arrivato sul posto, si è trovato davanti una scena terribile. Fabio era precipitato nel vano dell’ascensore.
Il collega ha quindi chiamato i soccorsi. Palotti era di turno ieri, dalle 14:30 alle 22:00. Ma dalle 18:30 di ieri nessuno lo ha più visto né sentito. C’è quindi l’ipotesi che la tragedia possa essere accaduta ieri a quell’ora e non questa mattina. Saranno i Carabinieri della Compagnia Trionfale, coordinati dal procuratore aggiunto Giovanni Conzo, a dover ricostruire quanto accaduto.
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La tragedia
Fabio Palotti è precipitato senza avere scampo: il suo corpo era pieno di traumi. Al momento non si sa se abbia avuto un malore o se abbia perso l’equilibrio per un gesto azzardato. La salma dell’uomo è stata recuperata dai vigili del fuoco del Comando Provinciale di Roma, insieme al nucleo Saf. Adesso è stata aperta un’inchiesta da parte della Procura. Si indaga per omicidio colposo. Al momento il fascicolo è a carico di ignoti.
Il messaggio dal cellulare
L’ultimo messaggio di Fabio è stato inviato agli amici del calcetto. Poi, dalle 18:30 in poi, il suo telefono ha data più segnali. Probabilmente quello è l’orario da ricollegarsi alla morte. Una delle ipotesi è che sia rimasto schiacciato dall’ascensore che stava riparando. L’ascensore sarebbe ripartito improvvisamente, schiacciandolo di colpo. Il 39enne non avrebbe avuto il tempo di mettersi in salvo.
La protesta del sindacato
“La strage di lavoratori nel nostro paese ha numeri paragonabili a un bollettino di guerra, con migliaia di morti ogni anno ed un vertiginoso aumento nei primi mesi del 2022: sono oltre 300 i morti di lavoro al 27 aprile. E proprio oggi i dati Inail sul primo trimestre dell’anno dicono che gli incidenti sul lavoro sono aumentati del 50%, con un vero e proprio boom nei trasporti e nella logistica”. L’USB ha emanato una dura nota in merito a quanto successo in queste ultime ore. “L’ennesima morte, avvenuta per giunta in una sede istituzionale come la Farnesina che di per sé dovrebbe essere garanzia di sicurezza e rispetto delle norme, ricorda quanto siano inefficaci le misure prese finora. E suonano solo propaganda le proposte del sindacalismo confederale, come l’introduzione di una patente a punti per le aziende, così come risulta solo tristemente rituale l’aggettivo “inaccettabile” che Cgil Cisl Uil dedicano alla strage in corso: esiste forse un numero di lavoratori morti accettabile, per i sindacati concertativi? L’introduzione del reato di omicidio e lesioni gravi sul lavoro, la cui proposta di legge è stata elaborata da Unione Sindacale di Base, componente politica alla Camera ManifestA e Rete Iside Onlus, presentata il 20 aprile e depositata nelle ore successive, è l’unica che preveda uno strumento di deterrenza reale che può costringere la parte datoriale a prendere le adeguate contromisure”.
Fabio lascia due bambini
Fabio Palotti era padre di due bambini. Aveva infatti una figlia di 12 anni e un bimbo di appena due anni. A confermare che l’uomo non si sarebbe fatto sentire già da ieri sono i genitori, che lo hanno detto ai carabinieri. Questo avvalorerebbe la tesi della morte avvenuta nella giornata di mercoledì. Sarà l’autopsia a dare delle risposte certe riguardo alla data del decesso.
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