Il #fertilityday è innanzitutto un qualcosa di profondamente sessista. Porre la donna come mero oggetto o strumento dedito solo al concepimento e alla messa al mondo di nuovi soggetti. La figura della donna posta come fosse un simbolo economico perché appunto questi nuovi soggetti portano ricchezza e perciò la nostra Ministra della Saluta deve promuovere una giornata che ricordi alle donne italiane che si devono svegliare perché la menopausa è vicina, sostanzialmente è proprio questo. Un’iniziativa di pessimo gusto su cui ogni aggettivo voglio lasciarlo al lettore perché io andrei troppo oltre. Innanzitutto, se una donna (e una coppia) decidono di non fare figli, di sicuro non cambiano idea se glielo dice la Lorenzin. Forse per il nostro Ministro è un concetto troppo complicato capire che se le coppie italiane non fanno figli non è perché se ne sono dimenticati ma perchè è lo Stato che non li pone in condizioni economicamente accettabili. Invece di lanciare campagne “promozionali” così offensive e ripugnanti peraltro la Lorenzin potrebbe per esempio battersi per dare alle donne più lavoro, più garanzie, più aiuti. Più asili nido, più mense scolastiche, più servizi. Insomma più certezze. Però forse per una messa a capo di tutti i dottori italiani che si sono fatti il mazzo per essere ciò che sono, a differenza sua che ha fatto sempre la politicante per mestiere con un misero diplomino in mano, ecco forse a lei chiediamo troppo. Siamo qui a discutere di una persona che sta in un partito che ha la percentuale da prefisso telefonico (NCD) ed ha tutto questo potere. Ma la colpa non è sua, questa figuraccia l’ha fatta tutto il Governo Renzi, Matteo il quale sull’ argomento ha sviato e svagato varie volte nella giornata di ieri.
Sapete chi promuoveva la donna come mero oggetto di ricchezza? Il Fascismo e Benito Mussolini.
Cara Lorenzin noi avremo anche recepito male il messaggio, ma lei forse vuole mandarci da qualche psicologo, perché ascoltare tutte queste nefandezze ideologiche le assicuro nuoce gravemente alla nostra salute.