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Ostia, soldi alla mafia per girare Suburra? I ciak nel garage sequestrato

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Sequestri a Ostia Case Popolari

Si erano impadroniti di case, negozi, box, persino di una palestra e di una Onlus. Erano diventati ‘i padroni’ della buona parte degli immobili di edilizia popolare del quartiere Nuova Ostia. E forti della vicinanza ai clan Fasciani e Spada, che regnano sul litorale romano, avevano continuato a fare i loro affari sporchi. A impossessarsi di quegli edifici, che erano diventati nel tempo basi di stoccaggio per armi e droga. Almeno fino a ieri mattina quando i Carabinieri hanno fatto irruzione in quegli stabili e hanno ‘stanato’ la coppia: Rosario F., 63 anni, e sua moglie Sabrina M.. Loro, che ora sono gravemente indiziati di aver organizzato, gestito e tratto profitto dall’occupazione abusiva di locali e box di proprietà dell’A.T.E.R., che si trovano in Via delle Ebridi e Via MartinicaEd è proprio qui, in questa zona, che anche Netflix, casa di produzione cinematografica, avrebbe pensato bene di affittare un box, di quelli sequestrati, per girare Suburra, la serie tv che tanto sta facendo discutere. E che poco piace ai lidensi, a quelli che vedono la loro Ostia associata solo alla parola mafia, alle guerre tra clan, alle spedizioni punitive. Al sangue e alla criminalità organizzata. 

Ostia non è Suburra: i lidensi contro la serie tv che infanga la città

Netflix e il box sequestrato a Nuova Ostia 

Locali commerciali, cantine, una palestra, una Onlus, un’abitazione. Loro, la coppia che ieri si è trovata faccia a faccia con i Carabinieri, erano riusciti a impadronirsi di un totale di 4947 mq. Ed erano riusciti ad ‘entrare’ anche in alcuni locali, che sono stati impiegati come set per le riprese di Suburra. Locali che l’azienda Netflix aveva ‘affittato’ per raccontare la malavita di Ostia. E che, forse senza saperlo, si era trovata davvero impelagata nelle organizzazioni criminali. Rosario F., vicino al clan Fasciani, aveva avuto contatti con i produttori? E loro avrebbero dato a lui i soldi? Come si era presentato, a quale titolo?

Spetterà agli investigatori cercare di fare chiarezza, capire la relazione tra Netflix e quel garage affittato. Che era diventato di proprietà della coppia vicina alla mafia. Netflix che racconta la mafia di Ostia. E che si trova a girare e ad avere come set proprio un locale, in quella zona feudo delle famiglie malavitose, che apparteneva a loro. 

Suburra e gli attori sul set della serie tv Netflix

(Gli attori di Suburra durante una scena della serie tv)

Come agiva la coppia 

I Carabinieri, che ieri mattina sono riusciti a risalire alla coppia dopo accurate indagini, hanno chiuso il cerchio e hanno ricostruito tutto. L’accatastamento è stato reso possibile grazie alla presentazione del “modello unico informatico di aggiornamento degli atti catastali”, nel quale Rosario F. ha attribuito a sé la qualità di “soggetto obbligato”, figurando quindi come soggetto equiparato al proprietario. Ma non solo. Alcune attività, direttamente riconducibili ai destinatari del divieto di dimora (i due non possono entrate nel X Municipio), erano state avviate dichiarando falsamente nelle S.C.I.A. (Segnalazione Certificata di Inizio Attività) di essere in possesso di alcuni requisiti in materia di vendita al dettaglio ed urbanistica. Da qui, quindi, il maxi sequestro preventivo, con la coppia che ora è gravemente indiziata del reato di invasione di edifici, con l’aggravante dell’agevolazione mafiosa.

E la parola mafia ritorna sì nella serie Netflix ‘Suburra‘, che tanto ha fatto discutere e che poco piace ai lidensi, soprattutto ora che sembrerebbe essere tutto pronto per lo spin off, con gli attori che sono ritornati a Ostia. Ma la mafia ritorna prepotente. E non solo nella serie tv e nella finzione. Sì, perché l’azienda cinematografica avrebbe dato i soldi ai clan per girare Suburra. E così realtà e finzione non avrebbero conosciuto confini. 

Ostia, si impadroniscono di negozi, garage, case e persino una palestra: stanata coppia vicina ai clan mafiosi

 

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