Omicidio a Roma ieri sera a Corviale. Un uomo di 33 anni, Cristiano Molè, è morto dopo essere stato raggiunto da alcuni colpi d’arma da fuoco in Via Ettore Ferrari. Per lui non c’è stato nulla da fare. Gambizzata un’altra persona che si trovava con lui: non è in pericolo di vita.
Colpito e ucciso in strada in quello che ha tutti i contorni dell’agguato. Gli spari hanno infranto la tranquillità della sera in zona Corviale: un’auto che rallenta, si accosta a Cristiano Molè, ed improvvisamente viene aperto il fuoco. Una raffica di proiettili che non lascia scampo al 33enne, un italiano che sarebbe già noto alle forze dell’ordine.
Con lui un altro ragazzo che viene raggiunto anche lui dai colpi di arma da fuoco. Resta ferito ad una gamba ma non sarebbe in pericolo di vita. Gli assassini invece scappano via a tutta velocità facendo perdere le proprie tracce. In strada si consuma il dramma con diverse persone che accorrono per cercare di capire cosa fosse successo. Per il 33enne, nonostante i tentativi di rianimazione, non c’è però nulla da fare.
Omicidio a Corviale: la ricostruzione
Il tutto è successo ieri, nel tardo pomeriggio di lunedì 15 gennaio 2024. Siamo tra Largo Edoardo Tabacchi e Via Ettore Ferrari. Il 30enne che si trovava con Cristiano Molé, è stato colpito a una gamba e trasportato al San Camillo per le cure del caso, ma non verserebbe in pericolo di vita come detto.
Subito, invece, sono apparse più serie le condizioni del 33enne raggiunto dai colpi di arma da fuoco al torace. Molé è poi deceduto poco dopo. Sul posto sono intervenuti i Carabinieri del Nucleo Investigativo di via In Selci per i rilievi tecnico scientifici, e a seguire il magistrato e il medico legale.
Chi era la vittima
Adesso si indaga nella vita della vittima – l’uomo lascia una compagna e dei figli – per cercare di far luce su quanto accaduto. Secondo quanto riportato da Repubblica.it stamani il 33enne in passato sarebbe stato già vittima di un agguato analogo, circa 10 anni fa, quando venne gambizzato nella zona di Bravetta. Ieri, invece, la scarica di colpi, almeno dieci, non gli ha lasciato scampo. Nelle prossime ore verranno ascoltati i familiari mentre in zona si cercano eventuali videocamere di sorveglianza per reperire elementi utili a ricostruire l’accaduto. Intanto nel quartiere si è fatta larga la disperazione e sui social in molti hanno voluto ricordare il giovane con post di commiato ma anche di lucida rabbia verso gli autori del gesto.