Oltre un anno di “convivenza forzata” con il Coronavirus, ma i casi nel nostro Paese continuano ad aumentare: solo ieri si sono registrati 20.884 nuovi contagi, 347 morti e 14.068 pazienti guariti. Salgono le terapie intensive e i ricoveri, con un tasso di positività del 5,8%. Ora l’Italia è perlopiù “arancione”, con pochi territori in zona gialla e alcuni in fascia rossa: solo la Sardegna, in zona bianca, sta assaporando – seppur con il rispetto di tutti i protocolli di sicurezza – la normalità. Ma cosa succede se la curva continua a salire? Come frenare l’avanzata del virus?
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Italia in lockdown?
Domani ci sarà il classico monitoraggio degli esperti della cabina di regia: si valuterà l’indice Rt nazionale, oltre a quello delle singole Regioni/Province Autonome. L’Italia cambierà (nuovamente) colore? Tra le ipotesi, come spiega Il Messaggero, c’è quella che due terzi del Paesi rischi nuove restrizioni, con la maggior parte dei territori in zona arancione o rossa. Questo significherebbe negozi chiusi, spostamenti limitati e circa sei milioni di studenti che da lunedì saranno alle prese con la didattica a distanza. Una sorta di “lockdown” non dichiarato, una stretta che ci porta indietro nel tempo quando tutto a marzo di un anno fa è iniziato. Il Governo non sembra orientato verso una serrata totale, eppure le terapie intensive negli ultimi giorni stanno salendo. La priorità resta quella di individuare nuovi focolai, intervenire tempestivamente e isolare le zone ad alto rischio.
L’esecutivo è al lavoro per studiare nuove misure di restrizione, ma intanto domani buona parte del Paese potrebbe cambiare nuovamente colore e, di conseguenza, fascia di rischio. Da lunedì potrebbero passare in zona rossa l’Emilia Romagna, la Campania e l’Abruzzo. A rischio arancione, invece, Calabria, Friuli Venezia Giulia e Veneto. Lazio e Puglia sono al limite dei parametri, con il numero dell’Rt che si avvicina a quello che farebbe scattare la zona arancione. La Lombardia, invece, notizia di pochi minuti fa riportata dal Corriere della Sera, dalla mezzanotte di oggi fino al 14 marzo sarà in zona arancione scuro.
Come fermare la terza ondata?
I casi in aumento, le varianti che avanzano, l’incubo della terza ondata che si fa sempre più ingombrante. Come fare per arginare la diffusione del virus? Basteranno le nuove misure del Dpcm in vigore dal 6 marzo? Secondo il Messaggero, si fa concreta l’ipotesi di un lockdown generalizzato con un coprifuoco anticipato (probabilmente alle 20) e ulteriori limiti agli spostamenti. L’indice Rt nazionale domani sarà sopra l’1, dato che non ci permette assolutamente di abbassare la guardia. Tutto il contrario.