Era già stato in carcere in passato, aveva maltrattato e picchiato anche la sua ex compagna. Ma nulla era cambiato. Anzi. L’uomo violento, un 50enne di Nettuno, ieri sera ha pensato bene di scatenare tutta la sua rabbia su un’altra donna, che ha raccontato poi ai Carabinieri di aver subito continue violenze e umiliazioni dal mese di giugno. Un incubo, al quale fortunatamente è stata messa la parola fine.
Cerca di uccidere l’ex compagna a Nettuno
Ieri sera una donna, in lacrime, ha chiamato il 112 e ha chiesto aiuto alle forze dell’ordine. Lei, al telefono, ha raccontato di essere stata aggredita dall’ex compagno, che aveva tentato di strangolarla e di ucciderla davanti alla figlia, che aveva assistito alla scena. Incredula e spaventata. Una volta sul posto, i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile, hanno trovato l’uomo, in casa, in evidente stato di alterazione psicofisica dovuto all’abuso di sostanze alcoliche. La donna, invece, era riuscita ad allontanarsi da casa, voleva scappare da quella furia. Poi, è stata rintracciata ed è stata medicata al pronto soccorso degli ospedali riuniti Anzio – Nettuno.
I precedenti in passato
L’uomo violento, con diversi precedenti anche per reati rientranti nel cosiddetto Codice Rosso, era già stato in carcere per situazioni analoghe all’interno di un altro nucleo familiare. Nonostante ciò, ha continuato ad essere aggressivo anche nei confronti della nuova compagna. Ed è proprio per questi motivi che i due avevano deciso di percorrere la strada della separazione consensuale, che è avvenuta nei giorni scorsi. Alla base di quelle botte, di quelle violenze di ieri sera e di quell’ira ingiustificata, ci sarebbero proprio dei motivi legati agli accordi relativi alla spartizione dei loro beni.
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L’arresto
L’uomo, un 50enne italiano, è stato arrestato: per lui si sono aperte le porte del carcere e ora è gravemente indiziato del reato di maltrattamenti in famiglia.
Un caso simile pochi giorni fa a Nettuno
Un episodio simile si è verificato pochi giorni fa. E sempre a Nettuno, sul litorale romano, dove una donna, in lacrime, ha chiamato il 112 e ha raccontato di essere stata picchiata dal compagno convivente. Una denuncia, un grido di aiuto, la volontà di mettere fine a quell’incubo. Dopo anni di vessazioni. Una volta sul posto, i militari lì, in quella casa a Nettuno, hanno trovato l’appartamento a soqquadro e il figlioletto, ancora minorenne, chiuso in camera. E spaventato da quello che poco prima aveva visto con i suoi occhi: la mamma pestata di botte. La donna ha raccontato che dal 2007, anno in cui aveva cominciato la storia con quell’uomo, era stata vittima di angherie e aggressioni sia verbali che fisiche. Aggressioni che anche il figlio aveva dovuto subire negli anni. In ben 16 anni di convivenza. Anche in questo caso, l’uomo, un 40enne, è stato arrestato.
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