Incidente stradale o brutale pestaggio? È giallo su quanto accaduto a Matteo Valentini, il ragazzo di 20 trovato la notte tra venerdì e sabato in via Nicola Sacco e Bartolomeo Vanzetti a Roma, in zona Colli Aniene. Il 20enne aveva trascorso una serata con gli amici e stava tornando a casa. Ma ad tratto è successo qualcosa di terribile. E lo hanno trovato in mezzo alla strada, sulle strisce pedonali.
A raccontare la scena un testimone, un ragazzo che percorreva a piedi la stessa strada con due amiche.
«Mi sono trovato davanti il corpo di quel ragazzo, è stato terribile, era in una pozza di sangue. Istintivamente avrei voluto toccarlo per aiutarlo, ma mi hanno detto di non farlo. Si muoveva, per cercare di vomitare, ma era in stato di incoscienza. Si vedeva che era gravissimo», racconta. E poi, ancora. «Era l’1,24 quando ho chiamato l’ambulanza, ma due minuti prima un’altra persona aveva fatto la stessa cosa. Ho chiamato a ripetizione, ma sono stati veloci: 12 minuti dopo erano sul posto».
Matteo in coma al Policlinico Umberto I
I sanitari vedono le condizioni gravissime di Matteo e lo portano in codice rosso al Sandro Pertini. Da lì il giorno dopo viene trasferito al policlinico Umberto I, al reparto di terapia intensiva. Viene messo in coma farmacologico. È proprio l’ospedale ad avvertire la polizia. Le ferite trovate sul ragazzo, un taglio in testa che arriva fino all’orecchio, potrebbero non essere compatibili con un investimento stradale.
La prima ipotesi: incidente stradale
Inizialmente si era pensato infatti che Matteo potesse essere stato investito da un’auto pirata. Era partita la caccia al pirata della strada. Sull’asfalto c’era anche il segno di una sgommata, anche se nessuno aveva sentito i rumori tipici né della frenata né della ripartenza dell’auto, né tantomeno dell’urto. La pista dell’incidente stradale, pur non essendo stata archiviata, è quindi tra le meno probabili.
Le indagini: ipotesi aggressione
Gli agenti, avvertiti dai medici, hanno fatto scattare le indagini serrate. I poliziotti del commissariato di San Basilio hanno effettuato i rilievi sul posto e, presumibilmente, analizzato i video delle telecamere di sicurezza degli esercizi commerciali della zona. Sulle indagini c’è assoluto riserbo. Da parte della famiglia, a partire dalla mamma Simona e dal fratello maggiore Andrea, c’è invece l’appello a chiunque possa aver visto o sentito qualcosa di utile per capire cosa sia successo a Matteo. «Chi sa parli. Non riusciamo a capire cosa possa essere successo. Matteo era uscito con i suoi amici, ma in quel momento era da solo».