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Picchiano e rapinano quattro bengalesi: fermati 3 romeni. Cosa c’è dietro?

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Picchiano e rapinano i quattro gestori bengalesi di un alimentari: i 3 romeni presunti colpevoli sono stati fermati ed arrestati a Latina dalla Polizia di Stato.

L’IDENTITA’ DEI TRE ROMENI E L’OPERA MESCHINA DELLA BANDA

Si tratta di tre persone imparentate: Vasile Caraiman Sandu (36 anni), Silviu Tortureanu, (27 anni) e Cristina Dumitrache (32 anni).

Tutto è iniziato a mezzanotte del 10 settembre scorso quando è arrivata alla Questura la segnalazione di un’aggresione a scopo di rapina in Via Grassi.

Lì i quattro responsabili del negozio in questione (che si trova in via Filiberto), stavano vendendo da ambulanti (hanno anche la licenza adeguata).

Quattro rapinatori (tre uomini ed una donna) li hanno pestati con dei bastoni, minacciandoli poi con una bottiglia di vetro e due lunghi coltelli da cucina. Bottino finale della rapina: 5.640 euro.

I bengalesi, feriti, si sono fatti medicare all’ospedale Santa Maria Goretti: hanno riportato fratture alle mani, contusioni e traumi addominali.

TRA IL PIZZO ED IL SOSPETTO DI ASSOCIAZIONE MAFIOSA

Uno di loro aveva purtroppo già conosciuto un rapinatore: a quanto sostiene mesi fa quest’ultimo gli avrebbe chiesto 300 euro di pizzo per poter mettere dei tavolini all’esterno della sua attività, ricevendo un rifiuto. Sarebbe questa la causa di una vera e propria ritorsione.

I quattro romeni, in effetti, erano dediti da tempo alla commissione di reati simili (furti, ricettazioni, rapine). 

La Polizia, dopo aver raccolto la testimonianza dei bengalesi, ha sentito anche alcuni testimoni oculari e, attraverso il riconoscimento fotografico, ha individuato alcuni sospetti. Tra questi uno si era già allontanato in Romania.

Così le forze dell’ordine hanno velocizzato i tempi e nella tarda serata di ieri sera hanno fermato i restanti tre soggetti. 

I presunti rapinatori sono stati divisi tra la prigione di Latina e “Rebibbia” di Roma (i due uomini nella prima, la donna nella seconda).

La Polizia stamani ha spiegato che le vittime sarebbero state minacciate con frasi tipo “Tu non sai chi sono io” o “Vai a cercare il mio profilo su google, noi siamo tanti”: riferimento diretto alla vasta comunità romena sul territorio.

Così la Questura di Latina ha avviato ulteriori approfondimenti investigativi per scoprire un’eventuale associazione mafiosa.

NON GLI STESSI LADRI DELLE ULTIME RAPINE

Si sta procedendo anche alle indagini per capire se si tratta degli stessi ladri delle altre rapine contro commercianti locali, che però al momento appaiono di diversa matrice.

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