Maltrattamenti, offese e minacce agli ospiti anziani disabili di una RSA. La scoperta della Guardia di Finanza di Latina. Ecco i particolari della vicenda. Denunciate tre persone e una arrestata.
Non si facevano scrupoli ad offendere, minacciare e trattare in malo modo i pazienti che gestivano nella struttura. E poi le privazioni: cibo ma anche la possibilità di avvalersi dei servizi igienici o semplicemente lavarsi, ignorando le richieste degli anziani. Insomma, un vero e proprio orrore.
Adesso, nel mirino dei militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Latina, coordinati dalla locale Procura della Repubblica, è finito il titolare della struttura accusato, in forma aggravata di maltrattamenti ai danni dei fragili ospiti. A lui è stata notificata un’ordinanza di custodia cautelare personale emessa dal G.I.P. del Tribunale di Latina.
L’operazione, denominata “Senex”, trae origine da un’attività informativa svolta sul territorio condotta dai Finanzieri del Gruppo di Latina, nei confronti di una struttura socio-assistenziale (gestita da una società pontina), che ha permesso di portare alla luce allarmanti episodi di maltrattamento, fisico e psicologico, ai danni degli anziani ospiti della struttura residenziale.
Maltrattamenti nella RSA, la scoperta della Guardia di Finanza di Latina
Eppure la retta pagata dalle famiglie d’origine era piuttosto elevata considerando che in media il costo mensile si aggirava tra i 1.000 e 1.500 euro. In particolare, l’attività investigativa condotta dal Gruppo di Latina ha consentito di acquisire elementi probatori a carico della responsabile e coordinatrice dei servizi socio assistenziali erogati all’interno della struttura, per la quale è stato ipotizzato – fatta salva la presunzione di innocenza nei confronti dell’indagata sino alla conclusione definitiva dell’iter processuale – il reato di maltrattamenti, aggravato dalla circostanza dell’aver commesso il fatto in danno di persone ospitate presso strutture socioassistenziali, attraverso l’utilizzo reiterato di metodi di vessazione fisica e psicologica, nei confronti degli anziani ivi ricoverati, costretti a vivere in uno stato di costante soggezione e paura, oltre che di disagio psico-fisico.
Offese, insulti e violenze fisiche
Nell’arco delle indagini, sarebbero state infatti ricostruite numerose condotte di maltrattamento poste in essere in danno degli anziani ospiti della struttura, persone psicologicamente fragili, disabili ed indifese, costrette a regime di vita vessatorio e mortificante, oggetto di continue ingiurie e minacce, nonché di violenze fisiche (schiaffi, spinte, strattonamenti, etc.) e verbali, con offese ed insulti.
Le investigazioni svolte, infatti, hanno consentito di raccogliere e ricostruire elementi probatori in ordine a gravi comportamenti. Come la somministrazione di farmaci in modo superficiale e non aderente alla corretta terapia, invertendo talvolta i programmi terapeutici, al fine di tacitare i degenti. Oppure la minaccia di essere legati e strattonati al fine di far cessare le lamentele, o ancora, il disinteresse per le richieste di soddisfacimento di bisogni primari ed essenziali, quali l’alimentazione, la necessità di essere lavati o di usufruire dei servizi igienici.
Alla luce del grave quadro indiziario, il G.I.P. del Tribunale di Latina, ha emesso nei confronti della responsabile e coordinatrice dei servizi socio-assistenziali, una cittadina 50enne di origine italiane, oggi impiegata in altra struttura socio-assistenziale, il richiamato provvedimento cautelare, eseguito dai Finanzieri pontini al fine di far cessare le gravi condotte.