Lo avevano ‘puntato’, forse il fatto che lui avesse richiamato e allontanato uno del gruppo, che stava infastidendo nell’area giochi, non era andato giù ai bulli. E così anziché parlare, confrontarsi, come accade spesso in questi casi, l’unica soluzione sembra essere una: usare la violenza. Hanno aspettato qualche ora, poi sono partiti all’attacco e hanno massacrato di botte un 15enne, proprio quel ragazzino che aveva cercato di fare da ‘paciere’ e allontanare uno dei bulli che stava dando fastidio ad alcune persone. Lo stesso che, insieme ad altri, lo avrebbe poi raggiunto e picchiato.
La violenza a Ladispoli
L’ennesimo episodio di violenza a Ladispoli, nella notte tra sabato 20 e domenica 21 agosto, nell’area giochi di via Ancona. È qui che il 15enne è stato pestato di botte da un gruppo di ragazzi, forse tutti da poco maggiorenni. Una sorta di ‘spedizione punitiva’, quasi un modo per vendicarsi perché la vittima, pochi giorni prima, avrebbe richiamato uno dei bulli, che stava infastidendo delle persone. E, questo, molto probabilmente non è stato ben accetto. Come se fosse un affronto: ‘Tu hai allontanato un mio amico? E io ti picchio”. Come se fosse tutto così normale e lecito. E così, via con gli insulti, le minacce. Poi dagli spintoni alle botte. Senza pietà.
Le indagini sono in corso
Il 15enne è stato lasciato lì, a terra. Mentre i bulli, quando hanno visto alcuni passanti, sono fuggiti via e ora la Polizia sta indagando per dare un volto e un nome ai ragazzi e per fare chiarezza su quel brutale pestaggio. Fondamentali saranno le testimonianze e le telecamere di videosorveglianza. La vittima, invece, è stata trasportata d’urgenza all’ospedale Bambino Gesù e se la caverà con 30 giorni di prognosi.