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Gianluca Vialli, morto il campione: aveva 58 anni

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È morto Gianluca Vialli

Ancora un terribile lutto nel mondo del calcio: il campione, nonché ex calciatore ed allenatore Gianluca Vialli è morto. L’uomo da tempo soffriva di un tumore al pancreas e nell’ultimo periodo le sue condizioni erano peggiorate. Lo scorso 14 dicembre aveva infatti  annunciato il ritiro dalla Nazionale proprio a causa dell’avanzare della malattia. Un animo guerriero, il suo,  la cui scomparsa oggi risuona forte e dolorosa, lasciando un vuoto incolmabile nei familiari e nei colleghi. 

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È morto Gianluca Vialli 

Dopo Sinisa Mihajlovic e Pelé, oggi un altro grande campione calcistico se ne va. Vialli era nato a Cremona il 9 luglio del 1964, aveva 58 anni e da cinque anni lottava contro un tumore al pancreas. La notizia della sua scomparsa è arrivata questa mattina, poco dopo le 10. L’ex calciatore era ricoverato a Londra e lo scorso 14 dicembre aveva lasciato la Nazionale proprio per via dell’avanzare della malattia, ecco cosa aveva detto: ‘Al termine di una lunga e difficoltosa ‘trattativa’ con il mio meraviglioso team di oncologi ho deciso di sospendere, spero in modo temporaneo, i miei impegni professionali presenti e futuri. L’obiettivo è quello di utilizzare tutte le energie psicofisiche per aiutare il mio corpo a superare questa fase della malattia, in modo da essere in grado al più presto di affrontare nuove avventure e condividerle con tutti voi. Un abbraccio’.

La brillante carriera 

Calciatore, allenatore, commentatore e dirigente sportivo, Vialli tra gli anni Ottanta e Novanta è stato per l’Italia una vera icona del mondo sportivo. Soprannominati i “gemelli del gol”, Vialli e Roberto Mancini scrissero la storia della Sampdoria. I due si ritrovarono poi diversi anni più tardi nella Nazionale, Mancini nelle vesti di Commissario Tecnico e Vialli in qualità di capo delegazione. Numerosi i successi che costellano la carriera dell’ex calciatore: dall’esordio a soli vent’anni in Serie A fino alla vittoria con il Genova della Coppa Italia, proprio grazie ad un suo gol nella finale di ritorno. Questo è solamente uno degli episodi che segnano la brillante carriera di Vialli, caratterizzato da un tripudio di vittorie e riconoscimento.

Vialli era certamente un eccellente calciatore e un uomo dall’indubbia caratura morale, un guerriero al quale la malattia non aveva mai strappato il sorriso e che anzi, nel momento del bisogno, era sempre pronto a donare una parola di sostegno e conforto anche per gli altri. Ne è un esempio la vicinanza che l’uomo mostrò nei confronti di Fedez quando quest’ultimo scoprì di essere affetto da un tumore neuroendocrino del pancreas. 

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Sinisa Mihajlovic 

Una scomparsa, quella di Vialli, che purtroppo si unisce alla recente morte di un altro grande campione del mondo calcistico: Sinisa Mihajlovic. L’uomo è spirato a pochi giorni dal Natale e precisamente lo scorso 16 dicembre. Sinisa e Vialli erano uniti da uno stesso, tragico destino. Entrambi malati, Sinisa combatteva contro la leucemia e stavolta non ce l’ha fatta a vincere la propria, personale partita. Il suo ricordo resterà però indelebile nel cuore di tutti coloro che lo conoscevano e lo amavano. 

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