Nella mattinata di ieri, l’unità navale veloce della squadra nautica della Polizia di Stato di stanza a Fiumicino, durante un servizio di perlustrazione del fiume Tevere, congiuntamente a personale militare della Guardia Costiera della Capitaneria di Porto di Fiumicino, ha effettuato un intervento di soccorso ad una grossa imbarcazione. Quest’ultima, di circa 16 mt con scafo in legno, navigava con evidenti difficoltà di manovra in un tratto particolarmente pericoloso del fiume, per la presenza di numerose imbarcazioni ormeggiate lungo le banchine .
Perso il controllo, la barca andava ad urtare un altro natante ormeggiato, sulla murata sinistra.
Gli operatori, valutata la situazione di alto rischio a causa della rotta incontrollata e dalla velocità tenuta dall’imbarcazione, nonché dal fatto che le due persone a bordo non rispondevano alle chiamate effettuate sulla frequenza di soccorso canale 16 dell’apparato radio VHF, hanno deciso di abbordare l’unità in navigazione. Così sono riusciti, con elevato rischio per gli operatori, a trasportare tre di essi.
Assunto il comando, sono riusciti poi a fermare le macchine e con l’aiuto della vedetta, utilizzata per spingere lateralmente la grossa barca, ad assicurarla alla banchina.
Risolta la fase di emergenza, gli operatori hanno denunciato il comandante per aver intrapreso, avventatamente, la navigazione in un tratto di canale stretto e pericoloso, senza accertarsi, prima della partenza, che la nave fosse idonea al viaggio da intraprendere. Egli inoltre non ha richiesto l’intervento delle autorità preposte, mettendo in pericolo la navigazione delle altre Unità Navali presenti in zona, insieme a quella delle persone a bordo.
Saranno disposti a cura della Capitaneria di Porto di Roma Fiumicino ulteriori verifiche tecniche, volte ad accertare le cause che hanno reso l’imbarcazione ingovernabile, nonché le reali condizioni di navigabilità.