Che Roma sia una delle città più belle del mondo non c’è dubbio perché in ogni angolo e in ogni vicolo, anche quelli sconosciuti e meno presi d’assalto dai turisti, si respira la storia. E ora, da un po’ di anni in realtà, si respira anche un’aria per niente pulita perché se è vero che ci sono monumenti in ogni dove, che in molti ci invidiano, è altrettanto vero che non è difficile camminare per la città, dal centro alla periferia, e ‘incappare’ in montagne di rifiuti.
Cumuli di spazzatura che attirano i cinghiali, cassonetti che strabordano, buste di plastica lasciate in strada, anche lì dove non ti aspetteresti di trovarle, lì dove i turisti – come quelli che hanno deciso di visitare i Musei Vaticani – invece hanno trovato. Tra slalom e cartoline della Capitale d’Italia che non sono certo un vanto: l’entrata del museo, un’aiuola piena di bottigliette di plastica e carte, al fianco una busta di quelle nere della spazzatura, tra inciviltà, incuria e rabbia dei romani che sono sempre più scettici, meno fiduciosi. Perché le amministrazioni cambiano, le promesse restano più o meno le stesse, così come la situazione perché nulla, purtroppo, sembra essere cambiato. Anzi, lo scenario potrebbe peggiorare perché tra due giorni l‘impianto di Aprilia chiuderà i battenti per manutenzione e l’emergenza rifiuti a Roma aumenterà.
(Foto pagina FB Roma fa schifo)
Chiude l’impianto di Aprilia per manutenzione
Tra pochissimo, esattamente l’8 giugno, chiuderà per manutenzione l’impianto di Aprilia, la Rida Ambiente, quella che ogni giorno accoglie parte della spazzatura di Roma Capitale. Lì arrivano circa 350 tonnellate di rifiuti a settimana, che dall’8 al 18 giugno dovranno trovare un altro ‘sbocco’, un altro posto dove andare per lo smaltimento. E quindi, la situazione per la Capitale si aggrava, come se non bastasse già quello che succede da tempo, con le scene che si ripetono: marciapiedi impraticabili, rifiuti in ogni dove, cinghiali che rovistano tra la spazzatura in cerca di cibo. Che certo non manca, perché a Roma non è difficile trovarsi di fronte montagne ‘insormontabili’ di sacchi neri, tra plastica e cartoni.
La proposta di Rida Ambiente per la creazione di una nuova discarica
Se da una parte l’impianto di Aprilia chiuderà per 10 giorni ed è prevedibile che a Roma in quella settimana regnerà ancora di più il caos, dall’altra molte proposte che potevano essere ‘risolutive’ agli occhi di tanti sono state bocciate. Come quella avanzata da Rida Ambiente, stavolta per la controllata Paguro, che aveva pensato di realizzare lì vicino, sempre ad Aprilia, a La Cogna, una discarica di pari a 675.000 mc. Che avrebbe quindi potuto risolvere gran parte, se non tutti, i problemi relativi ai rifiuti della Capitale, visto che sarebbe stata la discarica più grande del Lazio. Almeno fino alla realizzazione del termovalorizzatore, previa l’individualizzazione di un’area idonea, vista la bocciatura di Santa Palomba da parte di Ama.
Una cabina di regia per gestire l’emergenza rifiuti
Tra idee e proposte, c’è una certezza: da oggi a Roma c’è una cabina di regia, che servirà al Comune e all’Ama per monitorare l’andamento della raccolta dei rifiuti in città. La cabina di regia permanente si riunirà ogni giorno, a partire proprio da oggi, per cercare di mettere un freno all‘emergenza, a quell’immondizia che è ormai accumulata in diverse zone della Capitale, anche nel cuore della città. Cosa che era già successa con Virginia Raggi, che si ripete ora con il Sindaco Roberto Gualtieri, quello che ha promesso ai romani una città pulita, lo stesso che ha pensato alla creazione di un termovalorizzatore.
Il Sindaco Gualtieri chiede ai romani di fare bene la raccolta differenziata
Ma mentre le proposte sono ancora tutte da vagliare e tonnellate di rifiuti ancora devono trovare lo ‘sbocco’ a livello giornaliero, il Sindaco Gualtieri in una lettera che presto i romani riceveranno, insieme alla Tari di giugno, ha chiesto ai cittadini di fare più attenzione quando si fa la raccolta differenziata. Che va fatta di più e meglio. E in effetti, lo ricordiamo, a Roma va la palma nera del Lazio in quanto a raccolta differenziata: nella classifica delle città laziali, è quella che, con appena il 50%, si trova in coda secondo i dati ISPRA.
Nel pieno di un‘emergenza rifiuti e in una città in affanno perché una certezza, tra i tanti se e ma c’è: Roma sta ‘affogando’ nella spazzatura. E tutto, molto probabilmente, precipiterà tra pochi giorni quando la Rida Ambiente chiuderà per manutenzione e il disastro sembra essere già stato annunciato. Cos’altro devono vedere gli ‘occhi’ di cittadini e turisti? Perché continuare a farci deridere all’estero dove vengono inviate cartoline di monumenti quasi ‘sommersi’ dai rifiuti? Quando verrà trovata una soluzione e le promesse, quelle ripetute negli anni, verranno mantenute?