Ancora baby gang in azione a Roma Nord. Stavolta ad agire non una banda di disperati, ma ragazzi con abiti firmati e cellulari costosi, usati per riprendere le loro gesta. Botte in strada, tra l’indifferenza – o la paura – dei passanti e dei commercianti della zona, che pure hanno assistito alla scena, avvenuta in pieno giorno e in una via trafficata.
Il branco che incita all’odio e filma la scena
È successo ieri pomeriggio nel III Municipio di Roma, a Montesacro, in via Renato Fucini, all’incrocio con via Ugo Ojetti, intorno alle ore 17:30. Un gruppo di circa una ventina di ragazzini, maschi e femmine, dell’età compresa tra i 15 e i 16 anni, prendono di mira due ragazze della stessa età. Tutti iniziano a inveire contro di loro. Le ragazzine rispondono a tono. Ma sono due contro tanti. Vengono accerchiate, parte una zuffa tra le due e alcune ragazze del branco, che iniziano a picchiarle.
“Gli altri – racconta una testimone ai nostri microfoni – le incitavano ridendo, mentre le ragazze si picchiavano e si tiravano i capelli. Il tutto veniva ripreso con i cellulari”. “Dai, menala forte”, “Forza, che ti riprendo”, gridavano gli spettatori dell’improvvisato “show” per incitare le loro compagne a continuare. E giù con applausi, risate e fischi di apprezzamento.
Il racconto della testimone: “Nessuno interveniva”
“Sono intervenuta urlando, per cercare di impaurirli e poi ho chiamato la polizia – prosegue il suo racconto la testimone – Ma la cosa più sconvolgente, al di là delle botte, è che nessuno dei ragazzi è intervenuto, anzi, le incitava a proseguire. E, peggio ancora, nessuno dei passanti o dei negozianti ha mosso un dito. Quando mi sono avvicinata per farli smettere, ho sentito le loro frasi di incitamento alla violenza e tante, tante risate, che mi mettevano più paura delle azioni. Si sono dispersi alle mie urla, ma, come ho dichiarato alla polizia, era chiaro che si sarebbero incontrati di nuovo per ricominciare là dove li avevo interrotti”.
All’arrivo della polizia sul posto non c’era più nessuno. “L’agente al telefono mi ha spiegato di conoscere le dinamiche del gruppo e i luoghi di stazionamento, in quanto queste sono situazioni ricorrenti. Mi chiedo perché inorridiamo quando poi sentiamo parlare di queste scene nei telegiornali, se quando ce le troviamo davanti facciamo finta di niente e non interveniamo. Non siamo tanto responsabili quanto coloro che hanno agito?”
I precedenti
Sempre nel III Municipio avvenne una storia analoga, anche se peggiore, visto che la protagonista – suo malgrado – era una ragazza disabile di soli 12 anni. La ragazzina venne prima spintonata e poi presa a pugni e tirata per i capelli da una ragazza, mentre un gruppo di ragazzi, circa una ventina, incitavano alla violenza e riprendevano la scena, poi postata su Instagram. in seguito furono identificati 20 giovani, tutti minorenni, presenti al pestaggio, e di questi almeno 4 quelli responsabili dell’aggressione e del pestaggio. Il fatto avvenne il 2 aprile del 2021 nel Parco Porro Lambertenghi, al Nuovo Salario.
Ma di episodi che vedono protagonisti bulli e baby gang, come confermano appunto anche le forze dell’ordine, ce ne sono purtroppo tanti, troppi. Restando sempre nello stesso Municipio, come non ricordare i due ragazzi massacrati di botte al Centro Commerciale Porta di Roma per non aver dato una sigaretta a un gruppo di adolescenti, semplicemente perché non ne avevano? Una furia cieca è stata la replica dei ragazzini, che hanno accerchiato i due amici, picchiandoli senza pietà.
Nuovo Salario. Baby gang terrorizza il quartiere, ma i residenti provano a ribellarsi