E’ miracolosamente sopravvissuto all‘attentato di due ore fa a las Ramblas di Barcellona Alessio Stazi, 29 anni, ex vicepresidente e assessore del IX Municipio di Roma in quota Sel e molto prima alunno del liceo Labriola di Ostia.
Le sua drammatica testimonianza è affidata a Facebook.
“Sono vivo solo perché non sono riusciti ad ammazzarmi– ha scritto a caldo dopo la tragica esperienza- ma io ero lì nel mezzo, li ho visti, in pochi secondi ho visto uccidere non so quante persone di fronte ai miei occhi. Mi sono ritrovato chiuso in un sottoscala di un negozio e non so neanche come ci sono arrivato, non so dove sono i miei amici e non capisco ancora cosa sia successo“.
Poi circa un’ora fa il resoconto più dettagliato:
“Sono chiuso in un bar ad un paio di km dalla rambla– ha detto- tutto si sta svolgendo a pochi metri da casa mia e per questo non posso tornare a casa ed ho poca batteria per rispondere a telefonate e messaggi”.
IL RACCONTO DELLA TRAGEDIA
“È stato terribile – racconta- É stato terribile percepire di essere nel mirino, puntato dal camion, é stato terribile vedere persone colpite volare via di fronte a me, é stato terribile scappare via con la paura di essere uccisi, é stato terribile chiudersi in un negozio pensando che se gli attentatori lo avessero assaltato saremmo stati senza scampo. È terribile ora non capire cosa succede, non sapere da dove iniziare a chiamare tutti quelli che conoscono che vivono qui.
Quindi la rabbia contro le forze dell’ordine: “Al momento ho una rabbia infinita che non sa spiegare come si possa attentare così alla vita umana; ma allo stesso tempo una rabbia infinita verso la polizia spagnola che sta sulla Rambla, precisamente quelle pattuglie, sempre pronte e presenti per una quantità infinita di stronzate: dal pischelletto che va in giro in bici sulla rambla, al turista che beve una bottiglia, al pakistano che vende selfiestick, quello che tira la cartaccia, al ragazzo di colore che non può vendere un paio di scarpe come se fosse un crimine… e quando si tratta di fermare un camion che investe chiunque non c’è stato un poliziotto che lo ha fermato all’inizio della rambla o abbia sparato un solo colpo prima che iniziasse ad investire gente. Uno shock”.
INFORMAZIONI UTILI E LA RICERCA DELL’ATTENTATORE
Noi del Corriere ne approfittiamo per fornire il numero dell’Unità di Crisi della Farnesina per chiunque voglia avere informazioni più precise su parenti/amici che si trovavano sul posto.
Nel frattempo è stato fermato un uomo di origine magrebina che ha affittato il furgone. I morti accertati per ora sono 2, ma fonti di stampa parlano di 13 vittime. 32 i feriti, almeno 10 gravi.