Ardea, non solo botti, ma anche colpi di pistola. Ad essere centrata la serranda e la vetrina dello studio del geometra, nonché giornalista, Luigi Centore, padre del consigliere comunale della lista “Cambiamo” Simone Centore.
Questa notte, intorno a mezzanotte, tre colpi di arma da fuoco, presumibilmente una pistola calibro 38 o 9×21 sono stati sparati contro lo studio, colpendo sia il muro che la serranda.
Ardea, colpi di arma da fuoco contro lo studio professionale di Luigi Centore
Non si esclude nessuna pista: da un’auto in corsa che ha sparato per provare l’arma e, casualmente, ha colpito proprio lo studio tecnico dei Centore, fino all’obiettivo premeditato, che, a questo punto presumibilmente potrebbe essere più Luigi piuttosto che Simone. Quest’ultimo, infatti, ha anche un bar di sua proprietà. Se fosse stato lui l’obiettivo sarebbe stato più semplice – quanto meno per far recepire meglio il “messaggio” sparare i colpi verso il bar e non verso lo studio tecnico.
Le indagini dei carabinieri
I Carabinieri della Compagnia di Anzio guidati dal Capitano Giulio Pisani, che hanno immediatamente avviato le indagini, devono quindi innanzitutto capire se di tratta di un atto intimidatorio o di una casualità. Nelle prossime ore, dopo che Luigi Centore avrà depositato la sua denuncia, il quadro sarà più chiaro. Nel frattempo i militari stanno cercando di raccogliere tutte le informazioni utili per risalire agli autori degli spari, senza tralasciare nessuna ipotesi e lavorando sia sulla pista principale, ovvero che possa esserci un obiettivo da colpire, sia che possa essere invece essere stata una “bravata” che, casualmente, ha colpito proprio l’attività commerciale del giornalista/geometra a cui già in passato sono state bruciate automobili e sono state recapitate minacce.
Il racconto di Luigi Centore
“Vorrei precisare una cosa: in passato mi è capitato di aver subito minacce e ritorsioni, addirittura hanno dato fuoco alla mia auto e a quella dei miei familiari, ma è stato quando mi stavo interessando a questioni politiche o legate ai terreni delle Salzare”, dichiara ai nostri microfoni Luigi Centore. “Da diverso tempo, invece, non mi occupo più di questioni spinose e non ho avuto problemi con nessuno. Non capisco quindi per quale motivo qualcuno potrebbe aver sparato proprio contro il mio studio. Forse si tratta di un errore, oppure qualcuno, passando con la sua auto, si è “divertito” a sparare e ha colpito la mia serranda solo perché è la prima del viale. Non riesco a darmi altre spiegazioni”.
Luigi Centore parla poi dell’attività politica del figlio Simone. “Mio figlio sta all’opposizione, non ha potere decisionale, quindi non penso che possa essere una ritorsione contro di lui: davvero non riesco a capire il motivo, anche perché la situazione politica ad Ardea al momento è abbastanza tranquilla, almeno a livello personale. Può darsi che si tratti di qualche teppista che stava provando la sua arma: certo questo non è rassicurante per il territorio”.
“Ringrazio – conclude Luigi Centore – il comandante Martino Farneti che si è immediatamente messo a disposizione per venire a fare un sopralluogo e per darmi il suo sostegno e disponibilità riguardo quanto accaduto”. Gli spari hanno provocato dei buchi sul muro larghi circa 2 centimetri.
La dinamica
Da una ricostruzione, gli spari sarebbero partiti da un’auto che transitava su viale Nuova Florida: tre colpi in sequenza, tutti andati a segno, sul muro e sulla serranda, andando a colpire anche la vetrina interna. Ad accorgersi degli spari lo stesso Centore grazie all’allarme dello studio, che ha iniziato a suonare. “Inizialmente pensavo fosse per colpa dei “botti” di Capodanno, poi però, visto che continuava a suonare, mi sono deciso ad andare a controllare e ho visto i buchi e i bossoli. Ho quindi immediatamente chiamato i carabinieri. Il resto è storia…”