E’ morto ieri Sebastiano Schillaci, l’infermiere del San Camillo di 66 anni travolto e ucciso mentre aspettava l’autobus. Un’auto lo ha falciato lungo Viale Marconi e solo per pura coincidenza il bilancio non è stato più grave. Cordoglio dell’azienda Ospedaliera per il collega scomparso.
Morire ad un passo dalla pensione, e per di più nel modo più assurdo, passateci l’espressione. Si può perdere la vita per aspettare un’autobus alla fermata? A Roma, purtroppo, sì. E non solo così. La strage dei pedoni continua nella Capitale, un lungo elenco di vittime della strada che continua ad aumentare senza fine. L’ultima si chiamava Sebastiano Schillaci: 66 anni, avrebbe finito di lavorare a fine 2024. Un’auto invece ieri gli ha spezzato la vita.
L’incidente mortale in Viale Marconi
Il dramma si è consumato all’alba, quando erano da poco passate le 6.00. Un 26enne, trovato in stato confusionale dagli agenti della Polizia Locale intervenuti sul posto, lo ha travolto alla fermata degli autobus situata lungo Viale Marconi, in corrispondenza del civico 450. Negativi i test per droga e alcol, si cerca di capire perché abbia perso il controllo della vettura andando ad invadere lo spazio riservato ai pedoni che attendono i mezzi pubblici. E allora l’ipotesi più accreditata è che il ragazzo stesse procedendo ad una velocità oltre quella consentita: l’impatto per il 66enne ad ogni modo si è rivelato fatale.
Il cordoglio del San Camillo
In queste ore l’azienda Ospedaliera ha voluto ricordare l’infermiere con un breve post:
“L’azienda Ospedaliera San Camillo Forlanini esprime cordoglio per la morte dell’infermiere Sebastiano Schillaci. La direzione e tutti i colleghi sono vicini alla sua famiglia e agli amici in questo momento di grande dolore”.
Ieri un altro morto e incidenti gravi: addio a Davide Patacchiola
Sebastiano Schillaci ma anche Davide Patacchiola, ovvero la seconda vittima di un sabato nerissimo nella Capitale. Quest’ultimo aveva 29 anni, ed è morto schiantandosi contro la rotatoria di Piazzale Del Caravaggio intorno alle 5.00 mentre si trovava in sella al suo scooter. Forse un malore alla guida o altro alla base dello schianto con i caschi bianchi chiamati a far luce anche in questo caso sulla dinamica del sinistro che sembrerebbe essere stato autonomo.
A chiudere il bilancio degli incidenti stradali un altro sinistro sulla stessa rotonda a metà mattinata (grave un altro scooterista) e lo scontro tra un’auto e una Gazzella dei Carabinieri: in questo caso 4 sono stati i feriti, di cui una donna – alla guida della macchina che ha centrato la vettura dei Militari – in condizioni critiche.
