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Ardea, protocollate le dimissioni del sindaco Luca Di Fiori

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Come avevamo preannunciato questa mattina presto, il sindaco di Ardea Luca Di Fiori ha appena presentato le sue dimissioni, protocollandole all’ufficio preposto.
Questo dopo la “manfrina” dei tre consiglieri di maggioranza che ieri avevano annunciato le proprie, di dimissioni (mai firmate davanti a un notaio, da quanto ci risulta), e dopo le numerose sceneggiate dei consiglieri di opposizione, capacissimi a parole di rivoluzionare Ardea, ma incapaci nei fatti di prendere al volo l’occasione – magari solo a livello di bluff, ma andava comunque accertato il gioco – per mandare a casa questa amministrazione, da loro accusata di essere incapace di governare Ardea.
Ma se ci sono mancanze da parte del Primo Cittadino, queste vanno sicuramente ripartite anche con tutti coloro che, in maggioranza o all’opposizione, non hanno mai cercato né voluto la crescita di Ardea come città e il benessere dei propri concittadini, ma, al limite, visibilità personale.
Adesso ci sono 20 giorni di tempo per capire quale sarà il futuro di Ardea: la legge infatti prevede che il sindaco abbia questo tempo per ripensare alle dimissioni ed eventualmente ritirarle.
20 giorni in cui sicuramente gli incontri politici per trovare un’altra – ancora una volta temporanea – quadra per tirare avanti ancora un po’. In caso contrario, le alternative sono due: la sfiducia al sindaco prima che Di Fiori decida di ritirare le dimissioni o la conferma delle stesse al termine dei 20 giorni.
In ogni caso, non si farebbe in tempo ad andare alle elezioni nella stessa tornata di Roma, Latina e Nettuno, il prossimo maggio. E proprio questi termini avrebbero spinto a una scelta “diluita” nel tempo. Sono molti, infatti, i consiglieri che temono – a ragione – che non verrebbero mai rieletti dai cittadini, troppo infuriati per quanto accaduto in questi tre anni e mezzo.
Ma il tempo è galantuomo, si sa, e fa dimenticare tante cose… quindi, andando al voto nel maggio del prossimo anno, qualcuno potrebbe nel frattempo essersi ricreato una credibilità e un seguito che potrebbe permettergli di sedere nuovamente negli scranni del consiglio.
Tutto dipende dalla memoria degli elettori…

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