Nettuno, la poesia omaggio alla città di Fabio Strinati
S’intrecciano i cimeli i culti reperti matronèi cunicoli albori tatuato l’òppido Cenone; Antium volsca marinaresca medievale borgo Nettunium litorale scorcio una contrada l’antica strada romana, penetra in mare Torre Astura nel Foglino…boschivo lembo residuo l’erica da scope, le selvatiche orchidee decìdue le ottobrine foglie.