Oggi il X Municipio di Roma Capitale voterà la sfiducia di Alessandro Ieva nella Giunta di Giuliana di Pillo, considerato come l’esponente pentastellato ricopre la carica di Assessore all’Ambiente, il Territorio e la Sicurezza nel quadrante balneare romano.
In un voto che si preannuncerà scontato sulla sua riconferma con i voti della maggioranza, tale esito non potrà negare le numerose lacune e problemi legati alla gestione di questo assessorato nel territorio lidense. Un dato sottolineato soprattutto dalla maggior parte dell’opposizione, che ha visto i consiglieri Athos De Luca, Margherita Welyam, Mariacristina Masi, Andrea Bozzi, Monica Picca e Luca Marsella chiedere e firmare un documento per le dimissioni di Ieva dal suo ruolo istituzionale.
Dopotutto anche la realtà del territorio lidense parla chiaro riguardo le mancanze nei campi dell’ambiente e soprattutto della sicurezza, in tematiche che possiamo considerare i veri “talloni d’Achille” di questa immensa zona romana. Le criticità legate ai temi ambientali e soprattutto alla sicurezza dei nostri quartieri sono argomento da sempre affrontato dai CdQ locali e soprattutto da molteplici cittadini, che nonostante le diverse segnalazioni o protocolli in mesi di Giunta si sono ritrovati il più delle volte come voci inascoltate.
Sulla tematica ambiente pesa soprattutto la questione della raccolta rifiuti, spesso troppo disomogenea nelle modalità d’esecuzione su tutto il territorio lidense. Non c’è giorno che sui social network qualche cittadino denunci il degrado presente nei nostri quartieri, tra cumuli di spazzatura per i nostri marciapiedi e soprattutto le strade mai pulite. Interventi che mancano anche sui cassonetti bruciati dai piromani, con gli scheletri di questi contenitori che ancora stazionano dopo anche due anni in quei punti dove sono stati dati alle fiamme: è la realtà di via Tancredi Chiaraluce e di via delle Azzorre, dove sui raccoglitori AMA dati al rogo nessuno si è mai interessato nonostante venisse richiesto anche l’intervento dell’Assessore Ieva.
Non bisogna dimenticare la situazione delle aree verdi locali, che gridano “vendetta” per la loro maldestra gestione: molte sono lasciate al completo abbandono per i notevoli problemi con la gestione del servizio giardini municipale, favorendo così atti di vandalismo e l’aumentare del degrado in tanti quartieri come nelle realtà del Parco Pallotta o il Parco Willy Ferrero.
Situazione di forte emergenza ambientale anche all’Infernetto, dove sono sorte delle vere e proprie discariche abusive per sversamenti di liquami, deposito d’immondizia e materiali edili: nel concreto si parla del terreno di via Alessio Olivieri e alcuni terreni di via Antonio Lotti, dove la richiesta d’intervento all’Assessore Ieva è rimasta totalmente inascoltata per numerosi residenti locali.
Sul piano della sicurezza parliamo forse del tassello più critico del territorio, dove i vari fatti legati alla cronaca nera del X Municipio fanno realmente riflettere su una vera presa di posizione della Giunta Di Pillo sul problema: a Ostia manca ancora un’adeguata vigilanza in tanti centri pubblici d’aggregazione cittadina tra zone di spaccio e con fatti di violenza, mentre l’entroterra soffre la mancanza di un commissariato delle Forze dell’Ordine di 24 ore su 24 cui fare riferimento e dare così maggiore serenità ai cittadini di quei quartieri. Una situazione su cui l’Amministrazione lidense ha professato buone intenzioni criticando anche l’operato di Matteo Salvini, non andando però oltre alla parole come si dimostra nei casi di Ostia Antica con i numerosi accampamenti abusivi presenti sulle coste del canale.