Se dovessimo tirare un bilancio sull’andamento della stagione estiva a Ostia, questo non può essere – per l’ennesimo anno – positivo. La differenza tra il nostro territorio e le altre città balneari italiane è abissale, soprattutto in chiave di servizi e attrazioni in grado di allietare i propri turisti.
Mentre le più belle spiagge d’Italia si sono organizzate per rendere questi spazi accessibili a tutti, il territorio del Litorale Romano ancora si trova a “carissimo amico“ in quanto lotta alla barriere architettoniche. Centinaia di metri di spiaggia libera senza scivoli o senza l’ombra di un chiosco bar, rendendo giornate di mare spesso proibitive in fatto di comodità e vivibilità.
Ma la grande superficialità nella gestione della stagione estiva su Ostia si vede con la difesa del proprio patrimonio artistico e naturale, con entrambi questi aspetti che mostrano profonde criticità in fatto d’attrattività e capacità di mantenerci il decoro all’interno. Le pinete della famosa “Macchia mediterranea” sono diventate in molte zone delle discariche a cielo aperto, trasformando delle bellissime passeggiate naturali per i turisti in emblematici siti di degrado o aree dove sorgono favelas per nomadi e senzatetto del territorio.
Una situazione che si ripresenta nella gestione del patrimonio culturale e artistico, dove le gravi superficialità di gestione diventano ancora più palesi all’occhio dei cittadini ed eventuali turisti. I cumuli di spazzatura davanti a una Tor San Michele che vede raramente la propria apertura, oltre a una Fontana dello Zodiaco – che casca a pezzi – che si vede completamente chiusa all’accesso pubblico nonostante offra i più bei tramonti dalla propria terrazza del territorio lidense.
Una condizione che sta toccando anche il Pontile di Ostia su piazza dei Ravennati, unica fotografia turistica di un territorio balneare privo attualmente d’attrazioni per malagestione. Per quanto la struttura architettonica soffra da anni di problemi legati alla propria stabilità, attualmente è possibile vedere come la “terrazza sul mare” stia perdendo dei pezzi in marmo sui lati delle facciate.
Il X Municipio di Roma Capitale per ora ha semplicemente fatto “sigillare” le due zone con del nastro adesivo di Comune capitolino e un altro di colore nero per imballaggio, che oltre a essere antiestetici potrebbero far sorgere a qualche turista – ma anche a qualche cittadino locale – dubbi sulla reale stabilità della struttura.
Ovviamente dei lavori di manutenzione nemmeno l’ombra, con tutto che la stagione estiva si concluderà tra qualche giorno.