Quest’oggi una nuova protesta studentesca è stata effettuata sul territorio di Ostia, dove diversi genitori degli studenti della “Scuola Amendola” sono scesi in strada per denunciare la chiusura improvvisa del plesso scolastico e soprattutto il recente caso di malfunzionamento dei termosifoni all’interno delle classi di questa struttura.
Una condizione che ha spinto il X Municipio di Roma Capitale e la preside della “IC Amendola Guttuso” di Via dell’Idroscalo a spostare momentaneamente i propri studenti presso la struttura scolastica dello “Istituto Comprensivo Parini“ di Via delle Azzorre, mancando però di una corretta comunicazione verso le famiglie dei singoli scolari.
E’ arrivata infatti nei giorni scorsi una circolare scolastica alle famiglie dei ragazzi iscritti ai corsi della scuola, senza che ci sia stata la possibilità di confronto e dialogo per i papà o le mamme con le istituzioni scolastiche riguardo i problemi dell’Amendola.
Una situazione che ha spinto i genitori questa mattina alle 8 a protestare davanti ai cancelli della scuola di Via dell’Idroscalo, lamentando la mancanza di dialogo con la dirigente scolastica e soprattutto una realtà di classi sovraffollate all’interno delle aule prestate alla causa dallo “Istituto Comprensivo Internazionale Via delle Azzorre” (la Parini per intenderci). Ma soprattutto a far pensare che tale spostamento non sarà temporaneo è lo spostamento di materiali didattici presso il plesso di Via delle Azzorre, in un trasloco invadente che difficilmente viene effettuato per un trasferimento di sede di qualche giorno.
Ad appoggiare la protesta delle numerose famiglie sono occorsi i consiglieri di opposizione Pietro Malara (Coordinatore e Capogruppo di Fratelli d’Italia X Municipio) e Luca Marsella (Capogruppo di CasaPound Italia X Municipio), che dalla mattina presto hanno ascoltato le istanze di queste persone sui drammatici disagi presenti nella “Scuola Amendola”.
Presente anche se per pochi minuti l’assessore alle Politiche Sociali ed Educative del X Municipio Germana Paoletti, fortemente contestata dai genitori degli studenti per un suo atteggiamento di chiusura al dialogo con le famiglie verso questo problema. Un comportamento che ha riversato anche sui giornalisti occorsi alla manifestazione, dove non si è concessa alle telecamere per esporre la versione dell’Amministrazione Di Pillo sulla faccenda e soprattutto chiarire le tempistiche legate al rientro degli studenti nella “Scuola Amendola”.