Non c’è pace con gli allagamenti nel territorio di Ostia e del Municipio X di Roma Capitale, che con il passare del tempo stanno portando sempre più verso l’esasperazione i cittadini locali.
Tantissime strade nella giornata di ieri si sono viste toccare da pesanti inondazioni, con l’acqua che è arrivata dentro i negozi e svariati garage interrati presenti sul Litorale Romano.
Particolarmente grave l’allagamento avvenuto lungo via dell’Appagliatore, una delle principali arterie commerciali del territorio di Ostia.
L’acqua ha letteralmente sommerso i marciapiedi che si trovavano a ridosso dei centri commerciali “Gli Aquiloni” e Panorama, creando non pochi problemi a quelle tante persone che si sono recate presso questi siti per effettuare delle compere nella giornata di ieri.
Nonostante questa zona di Ostia sia purtroppo soggetta ad allagamenti, una portata d’acqua di questa intensità non si ricordava da tanti anni.
Una scena surreale che si vede nuovamente legata a un malfunzionamento delle caditoie locali, incapaci ieri di scaricare l’acqua piovana e liberare le strade interessate da gravi allagamenti.
Una condizione estrema che ha visto l’intervento dei Vigili Urbani locali, che hanno dovuto constatare come l’acqua su via dell’Appagliatore abbia superato ieri la soglia dei 12 cm.
Per una situazione portata al limite, le squadre addette alla manutenzione dei tombini locali hanno dovuto optare per soluzioni altrettanto radicali: in una condizione di piena emergenza sono stati totalmente rimossi i coperchi dei tombini, nonostante questa manovra sia teoricamente vietata.
E’ indubbio però come tale azione sia stata l’unica opzione da mettere in pratica per limitare i danni e far scendere rapidamente il livello dell’acqua, che ieri nelle ore di diluvio aveva toccato i marciapiedi di via dell’Appagliatore e via delle Ebridi: tutto questo fatto grazie all’importante collaborazione dei caschi bianchi, che hanno recintato diverse aree della zona per evitare ulteriori disagi o feriti in una manovra alquanto pericolosa.
Resta da capire come sia possibile che un intero quartiere possa finire sommerso con poche ore di pioggia, specie quando i cittadini denunciano da svariati anni il malfunzionamento e l’irregolarità dei propri tombini locali: l’ora delle superficialità istituzionali è finita.