Sembra non finire più il botta e risposta tra il movimento di CasaPound Italia a Ostia e la sindaca Raggi, che in queste ore nuovamente si sono scontrati sulle surreali condizioni della ex Colonia Vittorio Emanuele III.
Lo stabile è stato nuovamente protagonista di un blitz dei Carabinieri locali nei giorni scorsi, con le forze dell’ordine che sono arrivati a scoprire addirittura un laboratorio per il confezionamento di sostanze stupefacenti all’interno della storica struttura lidense.
Un vero e proprio covo dello spaccio, che ha palesato all’interno della Vittorio Emanuele un giro di droga già in più occasioni testimoniato da residenti locali e movimenti politici legati alla Destra del Litorale Romano.
I gravissimi fatti non sono passati inosservati all’occhio del consigliere del X Municipio di Roma Capitale Luca Marsella, che da diversi anni è attivo nel denunciare le criticità presenti in questa struttura di Ostia. Non ultimo un esposto contro la sindaca di Roma Virginia Raggi, colpevole – secondo l’esponente di CasaPound Italia – di tollerare lo stato di degrado e illegalità presenti in questi storici locali del Litorale.
Dopotutto un laboratorio di raffinazione per sostanze stupefacenti è solo l’ultima ciliegina che ha condito le gravosissime condizioni della ex Colonia Vittorio Emanuele, passata alle cronache in questi anni per le occupazioni abusive, il traffico commerciale di prodotti contraffatti e cibi avariati, aggressioni armate tra minoranze etniche interne ai locali e in ultimo dei giri di spaccio che si allungavano purtroppo anche verso le scuole presenti nelle vicinanze.
Non sono quindi un mistero le motivazioni che hanno spinto CasaPound Italia nuovamente a protestare contro la Prima Cittadina romana dopo i nuovi fatti della Vittorio Emanuele, che scoperchiano un “vaso di Pandora” in fatto d’illegalità dentro quel sito senza che il Campidoglio e l’Amministrazione del X Municipio di Roma Capitale muova un dito per risolvere il grave problema.
I militanti di CasaPound hanno fatto trovare nella mattinata di oggi uno striscione provocatorio sulle pareti dell’ex Colonia, inneggianti le parole “Zona protetta da Virginia Raggi” e firmato con il simbolo delle tartarughe frecciate.