Si preannuncia un’Estate 2020 complessa anche per il territorio di Ostia, con gli imprenditori balneari che dovranno far fronte ai rigidi regolamenti redatti dal Governo Conte e la Regione Lazio per aprire le proprie attività sul mare.
Lettini a distanza di un metro e mezzo, ma sopratutto molteplici sanificazioni tra sdraio e cabine cui ogni stabilimento balneare dovrà tenere conto per riaprire la propria attività seguendo le regole dello Stato durante questo periodo di Coronavirus.
Sulla questione manca ancora l’avallo del Governo poiché tali proposte attualmente arrivano dalla Regione Lazio a guida di Nicola Zingaretti, ma si prevede una stagione estiva molto costosa per ogni imprenditore balneare così da rimanere in regola. I concessionari balneari infatti dovranno garantire la sanificazione dei singoli lettino a dopo l’utilizzo di un singolo fruitore o famiglia, ripetendo la stessa operazione anche per igienizzare le cabine e soprattutto formando il proprio personale per far evitare gli assembramenti nel proprio tratto di spiaggia.
Tutte iniziative che porteranno a un rialzo di prezzi per le cabine e le sdraio, che prevedono un’impennata del 30% sui costi in confronto allo scorso anno. Una situazione legata a un servizio drasticamente ridotto per i singoli imprenditori balneari, che potranno affittare meno cabine durante la stagione estiva e soprattutto andranno a privilegiare – in maniera del tutto straordinaria per il contesto storico – la figura del cliente giornaliero.
L’Estate 2020 quindi diventerà più elitaria e per persone con larghe disponibilità economiche, con la strategia dei rincari che toccheranno soprattutto gli stabilimenti di più piccole dimensioni presenti sul territorio di Ostia. Una condizione che sicuramente avrà ripercussioni negative sulla fascia popolare della cittadinanza, non disponibile a sborsare cifre immense per andare negli stabilimenti e soprattutto ancora all’oscuro del destino delle spiagge libere locali sul territorio lidense.
I lettini che lo scorso anno già costavano esageratamente 7 euro, da giugno potremmo trovarli al prezzo di 10 euro per affittarli una giornata. Una condizione assurda che tocca anche le cabine dei singoli stabilimenti, che da 6 mila euro per tutta la stagione passeranno a costare ben 10 mila euro. Alcuni imprenditori balneari punteranno a vendere ogni singola tessera per un casotto da 10 persone a partire dai mille euro, in costi che tengono conto delle attuali manutenzioni imposte dal Governo Conte ma che al tempo stesso potrebbero rivelarsi proibitive per la gran parte dei cittadini del X Municipio vista la crisi economica.
Schizzano alle stelle invece i prezzi previsti per i famosi stabilimenti definiti “resort”, poiché accolgono i propri clienti con prato inglese per prendere il sole e idromassaggi vicino alla cabina.
Si fa strada anche la formula dei pacchetti d’ingresso per una settimana o 15 giorni, che garantirebbero a un determinato prezzo lettino ed entrata nello stabilimento: questa una formula già collaudata sulla riviera dell’Adriatico da decenni ma con prezzi sicuramente più contenuti.
Se già una giornata al mare a Ostia era definita costosa se effettuata in uno stabilimento balneare, da quest’anno i prezzi si alzeranno ulteriormente: l’ingresso con lettino in un lido arriverà a costare intorno ai 40 euro, escluse ovviamente le spese per eventuali bar.