“Grazie a un perfetto mix, la mia macchina semplicemente parcheggiata è ora da buttare” – scrive Luca, proprietario di un’auto parcheggiata, travolta e distrutta ieri pomeriggio sul lungomare Caio Duilio, a Ostia. No, la sua auto non è rimasta coinvolta direttamente nel sinistro e non ha impattato con nessuna macchina. E’ stata semplicemente travolta e distrutta da un’auto che, a quanto pare ha confuso i parcheggi lineari creati per fare spazio alla pista ciclabile, e ha imboccato la corsia facendo strike.
E all’indomani dell’incidente monta la polemica sulla pista ciclabile della città. Tra i cittadini c’è chi è a favore della sua creazione e chi non l’ha mai visto di buon occhio. E non perché non si ha voglia di vivere in una città green o di incentivare l’ecologia, ma perché non è stata fatta con i giusti criteri. Con la prima pioggia si è subito allagata, forse per la mancata pulizia dei tombini e delle caditoie o perché l’asfalto non è drenante. E ora, ancora una volta è sempre la pista ciclabile ad essere al centro di tante polemiche. Sì, perché i parcheggi dell’auto sono al centro e sono segnalati male. Forse con una giusta segnalazione si sarebbe potuto evitare quanto accaduto ieri e, forse, l’auto di Luca non sarebbe stata distrutta.
Ci deve scappare il morto per levare ‘sta vergogna?”. Per molti quello avvenuto ieri è un disastro annunciato. Ancor più se alla pista ciclabile e ai parcheggi non segnalati adeguatamente si aggiunge una scarsa illuminazione in quel tratto di strada. E se da una parte tra i residenti monta rabbia e indignazione, dall’altra alcuni esponenti del mondo politico osannano la pista ciclabile, come se fosse un fiore all’occhiello della città.