Ostia, altro scenario di degrado, ancora un caso di cittadini abbandonati dalle Istituzioni. Non poteva mancare Simone Carabella, ormai vessillo di tante battaglie sociali, tra i tantissimi residenti di via Vasco de Gama, scesi in strada lo scorso 23 gennaio esasperati dalla situazione insostenibile cui sono costretti da quasi due mesi. Le condutture fognarie di alcune palazzine di edilizia popolare, infatti, sono scoppiate riversando liquami maleodoranti nei garage ai civici 140 e 142, e ad oggi si assiste tristemente al rimpallo di responsabilità e di competenza tra Acea, Ater e Comune.
Una situazione insostenibile che ha spinto i cittadini, non nuovi a questi problemi, a scendere in strada agitando una protesta, dopo l’ennesima richiesta di aiuto rimasta inascoltata.
Sono circa 300 i residenti costretti da troppo tempo a vivere in condizioni disumane, con circa un metro di liquami sotto le palazzine, che impediscono l’utilizzo dei garage e diffondono un odore nauseabondo in tutto il vicinato.
“Non è tollerabile vedere queste situazioni – ha commentato Carabella, accendendo i riflettori su situazioni da troppo tempo ignorate dagli enti di competenza −. In casi di emergenza come questo non ci sono procedure burocratiche che tengano, si deve intervenire immediatamente con misure straordinarie, a tutela della salute dei cittadini e a difesa della dignità di ognuna di queste persone”.
“Non possiamo accettare di vivere nell’indifferenza delle Istituzioni – ha continuato Carabella –. Qui si sta mancando di rispetto alla dignità dei cittadini italiani e noi non dobbiamo permetterlo. Ecco perché ci battiamo tutti i giorni in tante situazioni come questa, che non vorremmo mai vedere. E faremo tutto quanto possibile per ottenere risposte il più velocemente possibile”.