Virginia Raggi con il fazzoletto dell’Anpi ed un cappello con la stella rossa. È dipinta così la sindaca ribattezzata “compagna Raggi” sul manifesto affisso da CasaPound ad Ostia nello stesso punto dove qualche giorno fa la presidente del X Municipio del M5S rimosse personalmente un altro manifesto contro l’Anpi.
“Con tutti i problemi che ci sono a Roma – spiega Luca Marsella, consigliere di CasaPound ad Ostia – la priorità della Raggi è accontentare l’Anpi. La ricordiamo cantare Bella Ciao in aula con i partigiani dopo aver negato l’intitolazione di una via ad Almirante nonostante il voto favorevole dell’Assemblea Capitolina mentre nelle ultime settimane si sta occupando soltanto di far rimuovere manifesti e di cambiare nomi alle strade della Capitale. Crediamo che le responsabilità di un sindaco vadano oltre la toponomastica, soprattutto in una città che sprofonda tra campi rom, strade dissestate, trasporti e gestione dei rifiuti al collasso. Lo stesso vale per la presidente Di Pillo ed assessori del X Municipio che addirittura personalmente sono andati a rimuovere un manifesto di CasaPound. Se voleva soltanto rivendicare il suo antifascismo la Raggi poteva candidarsi a presidente dell’Anpi – conclude Marsella – e non a sindaco di Roma”.