Quando torneranno le targhe per indicare le strade in alcune zone di Ostia Antica? Questa è la domanda fatidica che si pongono diversi residenti del quartiere da più di un anno, che da immane tempo aspettano il ripristino delle paline toponomastiche su Via Giulio Minervini e Via Francesco Orioli.
Una situazione molto imbarazzante per l’attuale Amministrazione pentastellata nel X Municipio di Roma Capitale, che da oltre un anno promette interventi su queste situazioni attraverso l’Assessore all’Urbanistica Claudio Bollini.
Diverse sono state le riunioni che hanno coinvolto il Comitato di Quartiere Ostia Antiche-Saline – interessatosi dagli albori alla causa – e i diversi cittadini locali con lo stesso assessore Bollini e con i responsabili della segnaletica nel X Municipio, ottenendo promesse d’intervento anche nel giro di 24 ore senza che mai si concretizzassero.
La storia di Via Giulio Minervini inizia precisamente un anno fa, quando la poca stabilità della segnaletica verticale fece interloquire i residenti locali con il X Municipio per i regolari interventi di manutenzione sulla struttura. Fu lo stesso Claudio Bollini a decretare la rimozione della palina toponomastica, aprendo le prassi di sostituzione ben un anno fa e senza che queste abbiano mai visto luce per l’insoddisfazione dei cittadini di Ostia Antica.
Situazione analoga si è presentata con Via Francesco Orioli, dove la targa venne abbattuta probabilmente dopo un incidente stradale. Anche in questo caso il CdQ Ostia Antica-Saline chiede da tempo il ripristino, senza però nessun segnale di apertura da parte dell’Amministrazione del territorio lidense.
Una situazione che diventa molto più pesante con l’imminente riapertura delle scuole, dove tanti bambini provenienti da fuori Ostia Antica verranno iscritti ai corsi scolastici di questo territorio. Pesa infatti su questo quartiere una forma urbanistica molto simile a un labirinto fuori dalle mura del Borgo, conseguendo così a facilitare che qualche cittadino proveniente da fuori – e quindi più di qualche genitore che prende i propri figli a scuola – si perda con l’assenza delle paline toponomastiche.
Foto: Gaetano Di Staso