Senso di tristezza in queste ore nell’Ospedale Grassi di Ostia, dove da qualche giorno Paolo e Gianna non sono più presenti all’interno del bar ospedaliero.
Nonostante fossero volti storici della struttura ospedaliera lidense per aver lavorato nel bar negli ultimi trent’anni, la nuova ditta appaltante che ha vinto il bando per la gestione del locale di ristorazione nel plesso sanitario non ha riconfermato nei loro ruoli di baristi Gianfranco Fenu – in arte “Paolo” – e la signora Gianna Di Masi.
Scelta legittima quella apportata dalla nuova realtà appaltante, la Ditta Food Service che da qualche giorno ha preso la gestione delle attività all’interno del bar ospedaliero. Il bando d’appalto seguendo i criteri di legge consente d’inserire un nuovo personale senza riconfermare il precedente per le funzioni dell’attività commerciale, considerato come i signori Fenu e Di Masi fossero dipendenti regolari a tutti gli effetti della scorsa ditta appaltatrice.
Il termine della loro attività lavorativa quindi sfocia in un problema prettamente morale, che si aggrava con il fatto di non aver trovato una nuova collocazione lavorativa conclusasi l’esperienza all’interno dell’Ospedale Grassi.
Una storia che tocca il cuore, considerato come queste due persone si trovino attualmente senza lavoro e con le proprie famiglie a carico: tutto questo dovendo affrontare oggi quelle difficoltà che conseguono in un nucleo familiare nello stato di disoccupazione.
La loro faccenda ha toccato da subito la sensibilità del sindacato UILFPL, che attraverso il proprio sindacalista Giuseppe Conforzi ha scritto una lettera al Dr. Vitalino De Salazar (Direttore Generale dell’Ospedale Grassi), la Dr.ssa Simona Amato (Direttore Sanitario della struttura), alla Dr.ssa Francesca Merli (Direttore Amministrativo del polo ospedaliero) e ai dirigenti della Food Service S.R.L.
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Il sindacalista della UILFPL scrive nella giornata di ieri ai vertici dell’Ospedale Grassi: “Mi permetto di sottoporre alla Vostra attenzione la situazione di due dipendenti dell’ex Ditta Cosmo Bar, i sigg. Fenu Gianfranco (amichevolmente ribattezzato da tutti come “Paolo”) e Gianna Di Masi. Questi colleghi, perchè tali sono dopo tanti anni al servizio all’interno dell’Ospedale Grassi, si sono venuti a trovare senza lavoro loro malgrado, per procedure amministrative che, seppur giuridicamente ineccepibili, spesso non tengono conto, come in questo caso, della precarietà economica cui andranno incontro. In un momento come quello che sta attraversando il nostro Paese mantenere un impiego è di vitale importanza soprattutto per chi ha una famiglia già strutturata e degli obblighi economici a cui attendere quotidianamente“.
Continua Conforzi nel proprio scritto: “Sono dipendenti stimati ed apprezzati da tutto il personale, in tutti questi anni non ci sono mai state lamentele da parte di chiunque. Ancora oggi molti colleghi sono stupiti del fatto che dopo tanti anni non si sia pensato di salvaguardare il posto di questi due dipendenti stimati da tutti. Tra l’altro, e qui mi rivolgo alla Ditta Food Service, avere nelle proprie fila due dipendenti che conoscono le abitudini del personale, potrebbe essere una risorsa non indifferente da non sottovalutare per quelle che saranno le dinamiche future legate ai consumi“.
Ha concluso il sindacalista lidense della UILFPL: “Non credo ci sia altro da aggiungere se non quello di dirvi di mettervi una mano sulla coscienza“.