Ha deciso di ripetersi Fratelli d’Italia a Giardino di Roma, mettendo in piedi ieri sera un secondo incontro con i cittadini e le associazioni del quartiere.
Un’evento più cospicuo di presenze questa volta, che ancora una volta ha permesso ai residenti locali di potersi confrontare con i consiglieri Pietro Malara (capogruppo e coordinatore di Fratelli d’Italia X Municipio) e Mariacristina Masi (consigliere per Fratelli d’Italia nel Consiglio del X Municipio di Roma Capitale).
L’evento organizzato dall’esponente del partito Giancarlo Laino, si è svolto alle 19 di ieri presso il locale Oasi Ice di via Paolo Stoppa.
Le tematiche trattate durante questa assemblea cittadina sono state simili a quell’incontro del 22 luglio, aprendo di nuovo un acceso confronto tra politica e cittadinanza sulle condizioni del quartiere in chiave di mobilità pubblica, rifiuti e sicurezza stradale.
Di nuovo il discorso si è concentrato prevalentemente sulla faccenda della stazione di Giardino di Roma, che tanti cittadini sognano per migliorare il collegamento a livello di trasporto pubblico con Roma e Ostia. La stazione promessa da Caltagirone poiché prevista nel progetto d’edificazione del quartiere già venti anni fa, ancora oggi rimane un tabù cui molti molti cittadini locali continuano a interessarsi per farla diventare realtà: una situazione ulteriormente complessa per gli scarichi di responsabilità della politica locale, con una tematica così tanto sentita rimbalzarsi puntualmente tra Regione Lazio e Roma Capitale.
Sempre in chiave di mobilità pubblica si è tornati a parlare della corsa 013 del Roma TPL, che continua a destare numerosi disagi ai residenti locali. Sulla tratta attualmente dovrebbero viaggiare ben quattro pullman consentendo un transito alle fermate ogni 20/25 minuti, ma in realtà coi puntuali guasti ai mezzi ne girano solamente due sulla tratta allungando i tempi d’attesa per l’arrivo degli autobus di un’ora/un’ora e mezza. Oltretutto si è chiesto di allungare il percorso dello 013 su via Paolo Stoppa, facendolo arrivare fino all’incrocio con via Nora Ricci senza farlo fermare più prima: una situazione più logica ma che garantirebbe il passaggio del mezzo pubblico anche sotto il portone di molti anziani locali che vivono alla fine della strada, non costringendo queste persone a farsi diversi minuti a piedi per prendere l’autobus.