Che Facebook e la parola “democrazia” non andassero quasi sempre a braccetto era evidente ormai da qualche anno, come dimostrano diverse azioni di pesante censura avvenute verso politici, intellettuali o persone comune che sulla piattaforma social pubblicavano liberamente una loro riflessione od opinione.
Con l’entrata del “Governo Conte Bis”, Facebook è tornata a mietere in maniera pesante i profili più radicali dell’opposizione a quest’esperienza governativa portata avanti dal Movimento 5 Stelle, il Partito Democratico e Liberi e Uguali: nel giro di poche ore sono scomparsi centinaia di profili Facebook e Instagram, che facevano riferimento alle aree politiche di CasaPound Italia, Forza Nuova e altri realtà legate mondo radicale della Destra italiana.
Mai prima d’ora c’era stata una razzia così pesante di account politicizzati in Italia, annullati con quelli che paiono più “fini politici” che di reali “utilizzi sbagliati” della piattaforma da parte di quegli utenti bannati.
Una condizione che ormai si vive su Facebook giornalmente anche a livello di stampa, considerato come la piattaforma social di Mark Zuckerberg ha cominciato le grandi “purghe“ dal momento in cui iniziò una guerra contro la circolazione delle “fake news“ sul proprio sito. Una battaglia lecita e dovuta a essere sinceri, ma che nel concreto non è mai stata centrata dal mondo digitale zuckerberghiano. Spesso si sono visti profili o post censurati senza una reale logica, magari segnalati solo perché il legittimo proprietario esprimeva delle idee contrastanti al pensiero comune o aveva la “colpa” di militare in qualche partito poco simpatico al gestore Facebook di turno in Italia. Dove sta il diritto di democrazia e libertà di pensiero in tutto questo?
Tra gli esponenti dell’area politica “radiata” da Facebook e Instagram anche Luca Marsella, dirigente e consigliere municipale di CasaPound Italia presso il X Municipio di Roma Capitale.
https://twitter.com/MarsellaLuca/status/1171084547901009921
Per l’esponente lidense delle “tartarughe frecciate” poche e semplici parole su Twitter per commentare il brutto episodio, che nel concreto prova solamente a ostacolarlo nella sua azione politica da eletto: “Centinaia di account di pagine ufficiali, esponenti e semplici iscritti a #CasaPound sono stati cancellati da #Facebook ed #Instagram. Un fatto gravissimo in una democrazia su cui ogni persona libera dovrebbe prendere una posizione aldilà del proprio pensiero politico”.
https://twitter.com/RobertoFioreFN/status/1171091934011678722
Sull’episodio anche le parole di Roberto Fiore, dove il presidente di Forza Nuova scrive su Twitter: “Facebook mostra il suo vero volto. Chiuse le pagine a tutta Forza Nuova. La polizia politica di Zuckerberg cerca di colpire la campagna di Forza Nuova contro il governo di estrema sinistra e Bruxelles. Risponderemo con più piazza e più reclutamento“.