L‘indicatore della situazione economica equivalente, meglio conosciuto come Isee permette di usufruire di una serie di sconti ed agevolazioni: si va dalla riduzione delle tasse universitarie fino all’ottenimento di preziosi sconti sulle bollette. Ma chi può richiederlo e quali sono i documenti necessari per calcolarlo? Un certo alone di mistero aleggia proprio intorno alle scartoffie necessarie per l’ottenimento della documentazione, cerchiamo adesso di fare chiarezza ed evitare così spiacevoli perdite di tempo ed inconvenienti.
La differenza tra Isee ordinario e Isee corrente
Come detto, l’Isee permette di accedere a tutta una serie di agevolazioni fiscali e prestazioni, quali ad esempio il Reddito di Cittadinanza, il bonus prima casa per gli under 36 e anche l’assegno unico, il cui importo fa riferimento a diversi parametri, Isee compreso. Rispetto a tale documento va però effettuata una precisazione che, probabilmente, non tutti conoscono. Si tratta della differenza tra Isee corrente ed Isee ordinario. Quest’ultimo fa riferimento ai redditi percepiti nel secondo anno solare precedente la dichiarazione sostitutiva unica, Dsu, mentre l’Isee corrente fotografa la situazione dei redditi e dei patrimoni nei dodici mesi precedenti alla dichiarazione; pertanto, è maggiormente aderente alla reale situazione del nucleo familiare. L’Isee, sia corrente sia ordinario, può essere facilmente richiesto presso un Caf ma quali sono i documenti necessari per il suo ottenimento?
La documentazione per ottenere l’Isee ordinario
Per ottenere il modello Isee corrente sono necessari i seguenti documenti: la Dsu, l’ Isee ordinario, la certificazione attestante la variazione della condizione lavorativa (come può essere ad esempio la lettera di licenziamento), l’indicazione di quanto percepito nell’anno precedente alla presentazione dell’Isee corrente e in caso di perdita del patrimonio mobiliare e/o immobiliare va prodotta la documentazione del patrimonio riferita al 31 dicembre dell’anno precedente; infine, vanno comunicati saldo e giacenza media dei conti correnti. Quest’ultimi sono facilmente ottenibili con i servizi di home banking oppure recandosi presso gli uffici postali.
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