Il momento di scendere in spiaggia crea panico soprattutto nel mondo femminile. “Sarò all’altezza della situazione? Ho perso i giusti kg? Mi starà bene il costume?” sono solo alcune delle domande che le ragazze si pongono, nella speranza che nessuno possa guardarle di sottecchi o con ironia.
Al di là della forma fisica in sé sicuramente il ruolo chiave è dato dal costume da bagno e dall’intramontabile bikini che piace praticamente a tutte. Tuttavia in molte, pur provando a seguire la moda, un po’ come accadrà anche per i costumi bikini per le vacanze al mare 2019, fanno dei comunissimi errori nella scelta del modello giusto.
Come considerare il costume da bagno nell’insieme
Partiamo dal presupposto che il bikini è un modello molto versatile, soprattutto per le varie tipologie di triangolo che compongono il reggiseno.
Tuttavia in poche sanno che il classico triangolino non sta proprio bene a tutte. Mentre viceversa esistono delle alternative simili molto più evergreen e adatte anche a fisici più tondi. Come ad esempio triangolo con ferretto o triangolo a vela, che riescono a sostenere ed avvolgere il seno molto più del semplice triangolino.
Viceversa per lo slip, sappiamo che bikini vuol dire soprattutto fiocchetto. Il che è giusto, ma anche in questo caso ci sono fisici a cui non dona. Soprattutto se abbiamo i fianchi larghi: non va bene un modello che stringe troppo. Meglio l’alternativa di quello che si allaccia lateralmente per regolarlo a proprio piacimento.
La qualità del costume
Il costume da bagno è caratteristico perché cucito con tessuti elastici. La qual cosa vuol dire che magari un modello appena acquistato dà la sensazione di essere fin troppo fasciante. Beh, non c’è cosa migliore, in quanto l’elasticità è soggetta a svanire con il tempo, la gomma perde dimestichezza per cui, optare per una misura più grande non è una valida scelta.
Così facendo infatti rischiamo che nel giro di qualche lavaggio il costume si dilati, facendoci fare proprio una brutta figura per l’effetto a “pannolino” che si potrebbe creare. Soprattutto in prossimità dello slip, sul lato B.
I colori: quanto sono importanti?
Quanto conta davvero scegliere il colore o le tonalità giuste? Ad esempio molte ragazze ignorano che le righe orizzontali facciano sembrare più in carne. Magari se la tinta a righe proprio non deve mancare nel guardaroba, meglio optare per quelle verticali, che danno l’illusione ottica di smagrire. Viceversa quelle orizzontali fanno focalizzare l’attenzione di chi ci guarda sul punto sbagliato.
Quando invece il nostro cruccio è il seno abbondante, ci sono altre pratiche soluzioni a sopperire all’opulenza. In questo caso infatti occorre la giusta alternativa che nascondi il seno prosperoso, fatta magari di tessuti lisci, decori non troppo vistosi o ricami particolari. Viceversa, paillettes, perline rouches e quant’altro attirano troppo l’attenzione, il che metterebbe ulteriormente in evidenza il seno.
Infine mai dimenticate la brasiliana: un modello sottovalutato
Sino ad ora abbiamo detto tutto ciò che non va bene a favore di ciò che invece va bene. Adesso invece consideriamo un modello di bikini troppo spesso additato come il modello perfetto solo per fisici scolpiti, ovvero la brasiliana. Chi dice che va bene solo per i sederi piccoli, tondi, sodi, in cui la cellulite non fa presa?
Il modello a brasiliana è molto sfrontato, ma in vero sta bene quasi a tutti, tranne se il lato B è esageratamente prosperoso. Viceversa, si addice praticamente a tutte e crea un effetto ammaliante che in molte non considerano. È un modello infatti che è in grado di valorizzare molto, anche glutei poco pronunciati.
Insomma la brasiliana va bene, anche per i fisici più pronunciati, e se accompagnato dai giusti accessori, riuscirà davvero a creare un effetto sexy. Non resta che provare!