Il rischio di problemi cardiovascolari è elevato per chi è stato positivo alla variante Omicron. A indicarlo sono i risultati di diversi studi pubblicati sulla rivista specializzata Nature. I ricercatori sono ancora al lavoro per cercare di capire la frequenza dei problemi.
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I risultati degli studi condotti in America
La ricerca coordinata da Ziyad Al-Aly, epidemiologo della Washington University di St. Louis, Missouri, indaga a fondo gli effetti del Covid sul sistema circolatorio dopo la fase acuta del virus. Confrontando le cartelle cliniche di oltre 150mila persone guarite dal Covid-19, con i loro coetanei non infetti e un gruppo di controllo pre-pandemia, è emerso che chi aveva contratto la malattia ha affrontato rischi maggiori per 20 condizioni cardiovascolari nell’anno successivo all’infezione. Secondo Al-Aly, i risultati suggeriscono che il Covid-19 potrebbe alterare in modo permanente la salute di alcune persone. Nonostante questo la fonte ha sottolineato come da altre ricerche siano emersi tassi più bassi di complicanze.
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Un’altra ricerca condotta sui dati del sistema sanitario inglese ha dimostrato che i soggetti che erano stati ricoverati con Covid-19 avevano circa tre volte più probabilità rispetto alle persone non infette di affrontare gravi problemi cardiovascolari.
Anche la ricercatrice Sarah Wulf Hanson dell’Institute for Health Metrics and Evaluation dell’Università di Washington a Seattle, ha utilizzato i dati dello studio di Al-Aly, rilevando che nel 2020, le complicazioni dopo la malattia hanno causato 12mila ictus e 44 mila attacchi di cuore in più negli Stati Uniti: numeri aumentati a 18mila e 66mila nel 2021.
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