Come se non bastassero il Covid, la peste suina, il vaiolo delle scimmie, ora in Italia è anche allarme per la febbre Dengue, con il primo caso che si è registrato pochi giorni fa in Emilia Romagna, più precisamente a Forlì. Positiva, come ha reso noto l’Ausl Romagna, una persona di ritorno da una vacanza all’estero: attualmente è ricoverata, ma le sue condizioni non destano (e per fortuna) preoccupazioni.
Cos’è la Febbre Dengue e come si trasmette
La febbre Dengue è una malattia virale, che è ampiamente diffusa in America del Sud, Africa e Asia. Viene trasmessa attraverso il pizzico di diversi tipi di zanzara, anche quella tigre, ma non c’è la possibilità che il virus passi da uomo e uomo. Il contagio, infatti, avviene solo animale-uomo.
Quali sono i sintomi
Questo tipo di febbre viene definita spaccaossa perché tra i primi sintomi, che vanno visti come campanelli d’allarme, segnaliamo:
- forte dolore alle gambe e alle articolazioni
- febbre improvvisa
- eruzione cutanea
Qual è il rischio in Italia?
Andrea Crisanti, direttore del dipartimento di medicina molecolare dell’università di Padova, ai microfoni dell’agenzia Adnkronos ha spiegato: “La Dengue è una malattia trasmessa da zanzare del genere Aedes, che rappresenta uno dei problemi più importanti a livello mondiale. La situazione in Italia? Nel nostro Paese sicuramente il maggior vettore di Dengue, che è la zanzara Aedes aegypti, non c’è. E questa è una buona notizia. Ma sicuramente ci sono altre specie di zanzare Aedes che stanno invadendo l’Italia. È il caso, ad esempio delle Aedes albopictus, le zanzare tigre, che hanno una bassa capacità di trasmette Dengue, ma trasmettono Chikungunya. Quindi è situazione di vigilanza quella che dobbiamo avere”.