Da diversi anni a questa parte, quando si parla di alimentazione si discute sempre di più di diete paleo. Vediamo, nelle prossime righe, cosa sono e perché se ne parla tanto.
Diete paleo: perché se ne parla tanto
Negli ultimi anni, è aumentata la consapevolezza in merito all’impatto che l’alimentazione ha sulla nostra salute. Nel contempo, sono cresciute le conoscenze in merito a diversi disturbi e patologie, dalla celiachia fino ai tumori.
Questo ha portato alla convinzione, sempre più radicata, della necessità di curare la qualità della propria dieta al fine di prevenire diverse patologie. A riflettere in merito ci ha pensato anche il dottor S. Boyd Eaton che, in un articolo risalente al 1985, ha sottolineato come l’Homo Sapiens sia arrivato alla situazione di evoluzione attuale mangiando carne, verdura, frutta, semi, insomma tutto quello che riusciva a reperire in natura attraverso la caccia e la raccolta.
A detta di Eaton, l’assunzione di alimenti come i latticini, i cereali e i legumi avrebbe portato numerosi problemi di salute all’uomo proprio per via del fatto che, a suo dire, per motivi evolutivi non siamo adatti a al consumo di questi alimenti.
Da qui è partita una corrente di studio che, focalizzandosi sulle abitudini alimentari di diversi popoli del mondo e sulla bassa incidenza di malattie che li caratterizza, ha portato alla nascita di una vera e propria corrente alimentare, la Dieta Paleo, approccio secondo il quale tutti i cibi derivanti dall’agricoltura e dalle successive procedure di trattamento dei prodotti coltivati o connessi all’allevamento non sarebbero salutari per l’uomo.
A fornire un punto di riferimento definitivo dopo oltre 20 anni di ricerche ci ha pensato il libro The Paleo Diet, scritto da Loren Cordain. In questo volume, si sottolinea il fatto che, per motivi di tempi, l’organismo umano non avrebbe avuto materialmente modo di adattarsi al consumo di cibi derivanti dall’agricoltura e dall’allevamento.
Come sopra citato, sarebbe più corretto parlare di diete paleo al plurale. Nel corso degli anni, infatti, si sono fatti strada diversi regimi alimentari – tra i quali è possibile citare la Life120 di Adriano Panzironi – che consigliano l’assunzione esclusiva di alimenti tipici della dieta dei primitivi. A questo punto, è naturale chiedersi se queste diete siano sane e quali siano i pro e i contro.
Diete paleo: fanno bene?
Le diete paleo fanno bene alla salute? Di certo c’è che quando si parla di questi regimi si inquadrano dei percorsi alimentari fortemente sbilanciati. Guardare ai nutrienti consigliati significa notare subito l’assenza dei carboidrati. Questi principi nutritivi sono spesso, a torto, demonizzati. I carboidrati devono essere presenti nell’alimentazione umana. Se si pensa che facciano ingrassare è il caso di ricredersi e di rendersi conto che l’importante è sceglierli bene. Tra i consigli migliori da seguire al proposito rientra il fatto di concentrarsi sui carboidrati complessi, provenienti cioè da alimenti di origine integrale. Questo implica, in concreto, dare spazio alla pasta integrale, al pane integrale, a cereali come l’orzo e il farro, mettendo in secondo piano, invece, il consumo di pane bianco. I carboidrati complessi, a differenza di quelli semplici, sono a lento assorbimento da parte dell’organismo. Il risultato? Un minor rischio di avere a che fare con picchi glicemici ed eccessi di colesterolo.
Da non dimenticare quando si parla delle diete paleo è che molti regimi consigliano l’assunzione di integratori. Attenzione: nessuno li vieta, ma non bisogna mai scordare il fatto che andrebbero assunti solo dietro consiglio medico – sì, anche se non sono dei farmaci – e che non sono sostituti di una dieta variata.