Il Covid-19 non sembra voler sparire e, anche durate queste feste, la mascherina sarà un ospite in più. Infatti, nonostante il numero dei contagi sia inferiori agli anni passati, secondo l’esperto Massimo Ciccozzi, anche quest’anno sarà necessario continuare a proteggere le categorie più a rischio.
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Come comportarsi durante le feste
Ciccozzi è il responsabile dell’Unità di Statistica medica ed epidemiologia della facoltà di Medicina e chirurgia del Campus Bio-medico ed è lui a suggerire i comportamenti più adatti a gestire sia il virus che il bello delle feste: lo stare in famiglia. L’elemento fondamentale per Ciccozzi è il buonsenso poiché se in casa c’è una persona che sa di essere fragile, che ha diverse patologie, deve indossare la mascherina. Alla mascherina non ci si dovrebbe rinunciare neanche durante i pranzi o le cene. Infatti, il responsabile Ciccozzi, ha dichiarato che chi porterà la mascherina a tavola farà “su e giù, la mette e la toglie. È l’unico mezzo che riesce a contenere un virus respiratorio“.
Gli altri parenti, per salvaguardare al meglio la salute del parente, dovranno mantenere alcune accortezze basilari come mantenere il distanziamento a tavola, igienizzare le mani e, ovviamente, tenere la mascherina se si hanno avuto probabili contatti con positivi. “Un esempio può essere una festa due giorni prima. Se poi ci sediamo tutti insieme a tavola e lì ci sono fragili e anziani, mettiamo la mascherina. Stesso discorso se sappiamo di aver visto degli amici che poi sono risultati positivi“- afferma Ciccozzi.
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A tavola tra panettone, vaccini e tamponi
Presentarsi a pranzo o a cena solo con tampone negativo? No, l’esperto spiega che fare un tampone in maniera ingiustificata non va bene; se si è vaccinati, si sta attenti e si utilizza la mascherina, allora le feste si possono trascorrere con infinita serenità. La vaccinazione, infatti, è fondamentale a prescindere dalle feste natalizie. Il vaccino ha un ruolo ancora più importante soprattutto se si parla di persone fragili o anziane. Ciccozzi ci tiene a sottolineare che i vaccini non evitano il contagio, ma evitano che i sintomi si sviluppino in maniera pesante. Quest’anno però non dobbiamo stare attenti solo a non prenderci il Covid ma dobbiamo cercare di schivare un secondo nemico: l’influenza.
Infatti, l’eliminazione dell’obbligo delle mascherine ha portato da una parte al sentirci nuovamente liberi di respirare, soprattutto per chi porta gli occhiali e doveva scegliere se vedere o respirare; ma da un’altra ha facilitato la circolazione di virus come, appunto, l’influenza. Massimo Ciccozzi infatti suggerisce il vaccino anti-influenzale per le categorie a rischio e per gli anziani: “Stiamo osservando che l’influenza potrebbe destare più preoccupazione del Covid, che invece con le attuali varianti comporta ad oggi sintomi più leggeri. Ma lo sottolineo: parlo solo di vaccinati, chi non è vaccinato appartiene a una categoria a parte. E questo, comunque, vale solo se non arrivano in Italia nuove varianti“.