(DIRE) Roma, 4 mag. – Giuseppe De Donno, primario presso il Reparto di Pneumologia dell’Ospedale Carlo Poma di Mantova, e’ stato ospite del programma “L’imprenditore e gli altri” condotto da Stefano Bandecchi, fondatore dell’Universita’ Niccolo’ Cusano, su Radio Cusano Tv Italia (canale 264 dtt). Sullo scontro con Buroni sul plasma iperimmune.
“Siamo riusciti a Mantova, insieme con Pavia, a realizzare questa sperimentazione che e’ molto seria anche se qualcuno ha voluto farla passare addirittura per una cosa ciarlatanesca- ha affermato il Dott. De Donno- Non solo il prof. Burioni, ma anche altri. Su di me in queste ore ne hanno dette di ogni. Lui si permette giustamente di andare a parlare in tv, noi ci permettiamo di lavorare 18 ore al giorno al fianco dei nostri pazienti. Abbiamo cercato di trovare un’arma magica che ci permettesse di salvare piu’ persone possibili. Non abbiamo mai detto di aver creato qualcosa di nuovo, abbiamo perfezionato un’idea che gia’ esisteva. Il nostro protocollo e’ ambiziosissimo. Tra Mantova e Pavia abbiamo trattato quasi 80 pazienti col plasma. Di tutti questi pazienti, che avevano problemi respiratori gravi ma non gravissimi, nessuno e’ deceduto, la mortalita’ del nostro protocollo finora e’ zero. Noi abbiamo arruolato volontariamente donatori di plasma. I donatori devono avere delle caratteristiche fondamentali, devono essere donatori guariti da Coronavirus. La guarigione viene accertata con due tamponi sequenziali e la diagnosi deve essere stata fatta con un tampone positivo. Questi donatori guariti ci donano 600ml di sangue. Tratteniamo il liquido che ha come caratteristica fondamentale la concentrazione di anticorpi, tra cui quelli contro il Coronavirus. Adesso ogni volta dobbiamo chiedere l’autorizzazione al Comitato etico e questo e’ un impedimento enorme perche’ ci fa perdere tempo prezioso per salvare le persone. Il plasma puo’ essere congelato e durare fino a 6 mesi in stoccaggio, per questo a Mantova abbiamo creato una banca del plasma. Riusciamo anche ad aiutare altri ospedali che ci stanno chiedendo aiuto. Creando banche plasma in giro per l’Italia riusciremmo ad arginare un’eventuale seconda ondata”.
“La Regione avvii anche in Emilia-Romagna la sperimentazione della terapia con plasma iperimmune per i malati di Covid 19, cosi’ come gia’ fanno al Policlinico San Matteo di Pavia e all’ospedale Carlo Poma di Mantova”.
Lo chiede la Lega, con un’interrogazione depositata in Regione dal consigliere Emiliano Occhi.
“A quanto riferiscono fonti di stampa proprio grazie alla sperimentazione della terapia in esame, negli ospedali di Mantova e Pavia i decessi per Covid-19 si sarebbero completamente azzerati da oltre un mese a questa parte”, scrivono i leghisti nell’atto. E “tra le varie guarigioni registrate si e’ parlato molto della donna incinta recentemente dimessa dall’ospedale mantovano con il contributo ‘decisivo’, a detta dei medici, della terapia con il plasma”.