Padre e figlio, complici nello spaccio di sostanze stupefacenti, sono stati arrestati entrambi. I due, un 59enne e un 32enne, al termine di una complessa attività investigativa svolta dai Carabinieri di Monterotondo e coordinata dalla Procura della Repubblica di Tivoli, sono stati raggiunti da ordinanza di custodia cautelare in carcere.
Due anni di indagini
Le indagini hanno riguardato un periodo compreso tra marzo 2021 e marzo 2023. Un lasso temporale nel quale i militari hanno accertato diversi episodi di spaccio di droga nel Comune situato in provincia di Roma, riconducibili ai due uomini. Indagini avviate a seguito di un sequestro di sostanza stupefacente avvenuto nell’ottobre 2021, hanno consentito di ricostruire le modalità con cui i due presunti autori svolgevano le loro attività illecite.
Il linguaggio in codice per incontrare gli acquirenti
Gli investigatori hanno accertato che gli ordinativi di stupefacente avvenivano attraverso conversazioni telefoniche in cui veniva usato un linguaggio in codice e gli incontri tra spacciatori ed acquirenti erano giustificati, in alcuni casi, con il pretesto di incontrarsi per un “caffè”; quindi, sempre in Montorio Romano, il 59enne ed il 32enne incontravano gli acquirenti, alternativamente sotto la loro abitazione oppure nei pressi di una attività commerciale del centro storico.
Si comunica che gli indagati sono da ritenersi presunti innocenti in considerazione dell’attuale fase del procedimento – indagini preliminari – fino a un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile.